US Open, Alcaraz si prende tutto: lo Slam e il numero #1 del mondo

Consacrazione definitiva per Carlos Alcaraz che superando Casper Ruud in quattro set vince lo US Open conquista il primo trofeo Slam in carriera e sale in vetta alla classifica maschile ATP

Sarebbe stata comunque una novità. Ruud o Alcaraz, i nomi nuovi incaricati di riscaldare il cuore degli appassionati in attesa di rivedere Djokovic senza limitazioni. O Nadal senza problemi fisici.

Us Open Carlos Alcaraz Tennis Press 120922
Alcaraz con il trofeo dello US Open, il suo primo trofeo Slam in carriera (Foto ANSA)

In una finale all-or-nothing, in cui il vincitore si sarebbe preso tutto, trofeo e numero #1 del mondo, il giovane Alcaraz vede definitivamente consacrarsi una stella per la verità già piuttosto brillante.

US Open, Alcaraz vince il quarto slam dell’anno

Lo spagnolo ha ribadito le sue caratteristiche di giocatore potente, aggressivo, solido da un punto di vista fisico ed emotivo. A dispetto della sua giovane età. Entrare a 19 anni all’Arthur Ashe Stadium e dimostrare di sapere giocare da veterani nella finale di uno dei tornei più importanti del mondo è esattamente quello che ci si aspetta da un predestinato. E come tale Alcaraz ha giocato: conquistando il trofeo con pieno merito.

I numeri di Alcaraz

Vittoria in quattro set si diceva: 6-4, 2-6, 7-6(1), 6-3, la 51a di questa stagione nell’ATP Tour in tre ore e 20 minuti.
Alcaraz ha vinto con autorevolezza e molta consistenza mentale. A dispetto delle tre vittorie consecutive al quinto set (Cilic, Sinner e Tiafoe) per raggiungere la sua prima finale del Grande Slam: 20 ore e 20 minuti. Eppure in finale non ha subito né mostrato alcun cenno di stanchezza.

Alcaraz è diventato il più giovane tennista ad alzare un torneo dello slam da quando Rafael Nadal, conquistò il Roland Garros del 2005. Arrivato a Flushing Meadows da #4 del mondo Alcaraz lascia New York da numero uno assoluto. Il più giovane di sempre, un anno e mezzo più giovane di Lleyton Hewitt che diventò numero 1 ATP a 20 anni e nove mesi nel 2001. Alcaraz ha avuto soprattutto il merito di reagire in modo davvero eloquente al miglior momento del suo avversario, dopo che Ruud nel secondo set aveva pareggiato i conti. Il tie-break del terzo set è un capolavoro di consistenza da parte di Alcaraz. Capace di reagire a un paio di momenti di appannamento e a qualche errore evitabile.

Già iscritto a Torino

Us Open Carlos Alcaraz Tennis Press 120922
Alcaraz risponde all’applauso di Flushing Meadows (Foto ANSA)

Ma di fatto la finale è stata la partita meno sofferta dallo spagnolo, quella vinta con maggior margine e maggiore consistenza. Lo dicono anche i numeri: 14 ace contro i 4 del suo avversario, il 74% di efficacia sula prima palla di servizio. Il tutto nonostante un maggior numero di errori, a parziale dimostrazione di avere anche scelto di correre qualche rischio in più.

A completamento di un bilancio straordinario Alcaraz è già certo dell’accesso alle ATP Finals di Torino fin dai quarti vinti contro Sinner. Un successo quello dello spagnolo che dunque conferisce ancora maggiore valore alla prova dell’altoatesino, eliminato da Alcaraz nei quarti di finale dopo una meravigliosa e tiratissima partita al quinto set.

Impostazioni privacy