Jose Mourinho ha parlato del suo rapporto con la Roma e del legame viscerale che si è creato con la sua gente, non lesinando qualche frecciatina all’ambiente
José Mourinho ha espresso nuovamente tutto il suo affetto e attaccamento verso la Roma rimarcando però un certo senso di pessimismo che si vive nel suo ambiente. Il suo è un legame unico con la squadra, i suoi sostenitori e la città stessa, un legame che nonostante la sua lunga e vincente carriera lo ha profondamente segnato. Dall’altro canto però a Roma e contro la Roma vengono spesso usate tante parole che per lo Special One la squadra non si meriterebbe.
In un’intervista concessa a Rai 1, il tecnico portoghese ha manifestato la sua passione e il senso di responsabilità verso il club: “Sento un forte legame professionale e un orgoglio personale qui, oltre a una connessione speciale che questa comunità riesce a instaurare. Amo questa gente e non esito a dichiarare che la Roma ha un posto particolare nella mia carriera“. Mourinho ha elogiato il coesivo e unito gruppo di giocatori: “Il nostro spogliatoio è armonioso, permeato da una piacevole atmosfera e solidarietà. Ognuno di noi ha i propri difetti, ma formiamo un bel gruppo di lavoro“.
Il tecnico a proposito dei suoi giocatori ha sottolineato il suo legame speciale con i ragazzi più giovani, definiti affettuosamente “bambini”: “Mi commuovo per il loro impegno. È già successo con giocatori importanti in passato come Varane e Santon, ma qui, nella Roma, è ancora più forte a causa delle circostanze, come abbiamo visto con le restrizioni del Financial Fair Play quest’estate. Il loro attaccamento al club e alla maglia è un aspetto rilevante“.
Mourinho dice basta: la stoccata è chiara
D’altro canto però lo Special One ha anche evidenziato le eccessive critiche e i giudizi negativi rivolti nei confronti della Roma: “La squadra è stata oggetto di troppe critiche, spesso non abbastanza difesa. Esiste un atteggiamento interno che alimenta questo tipo di situazione. Mourinho stesso è stato oggetto di molte critiche, assolutamente sì.
Se guardiamo alle prestazioni della Roma nella scorsa stagione, ad esempio nel percorso verso la finale in Europa League, non è stato facile. Altri club e allenatori con un diverso status avrebbero vissuto una storia diversa. Questo non è un problema personale per me, ma ritengo sia un problema per la Roma come club, perché merita molto di più, così come i suoi sostenitori“.
Riguardo ai rumors sul suo collega Carlo Ancelotti in procinto di firmare con il Brasile e al Real Madrid che vorrebbe il tecnico di Setúbal come successore del tecnico italiano, Mourinho ha dichiarato: “Quando hai un super allenatore, perché dovresti pensare a qualcun altro? Spero che Ancelotti resti al Real Madrid, perché è perfetto per il club. L’idea che possa andare in Brasile è improbabile, a Madrid si sta troppo bene”. Ultima battuta sul futuro a tinte arabe, cosa ne pensa Mou? “Per quanto riguarda le offerte dall’Arabia penso che un giorno andrò, ma non è qualcosa che accadrà presto“.