La grintosa tennista bielorussa non ha perso il sorriso nonostante l’ultimo torneo in Messico le sia costato il primato nel ranking mondiale
Diciamola tutta: forse sarebbe stato meglio, almeno dal punto di vista tennistico, chiudere l’anno senza che ci fossero le WTA Finals. Già, perché l’avventura in quel di Cancun, sede della kermesse dedicata alle otto migliori giocatrici del circuito, si è rivelata alquanto difficile da portare a termine.
E nemmeno troppo ‘divertente’, dati gli enormi problemi legati all’organizzazione dell’evento, stigmatizzati con forza dalla stessa campionessa. Aryna Sabalenka non porta a casa dei ricordi positivi dalla competizione che avrebbe dovuto mantenerla salda al primo posto della classifica mondiale e che, invece, si è rivelata un flop.
Al netto delle condizioni quasi proibitive – che però sono valse per tutte le atlete in gara – in cui si è giocato, la bielorussa è apparsa concentrata e determinata solo nel match d’esordio contro la malcapitata Maria Sakkari, la riserva di Muchova, alla quale la ‘Tigre di Minsk’ ha lasciato un solo game.
Già la sconfitta, nella seconda partita, contro Jessica Pegula, aveva fatto scattare l’allarme. Solo parzialmente rientrato dalla vittoria sofferta ottenuta in tre set contro Elena Rybakina.
In semifinale, poi, il redde rationem contro Iga Swiatek, la rivale che l’avrebbe detronizzata se avesse vinto le Finals. Detto fatto. Umiliata in semifinale dalla polacca, Aryna ha poi assistito a distanza al trionfo della tennista che si ispira a Rafa Nadal: vittoria e numero uno ‘scippato’ alla bielorussa. Niente male come beffa.
Aryna Sabalenka si consola così: shooting da sballo
Per la verità, scorgendo sul suo cliccatissimo profilo Instagram tutte le foto postate dal paese nordamericano, l’ex numero due del mondo non l’ha presa affatto male. Già dopo la sconfitta contro Pegula, Aryna aveva condiviso un post in cui appariva sorridente e serena su una terrazza di legno con vista mare.
Prima di lasciare il Messico poi, la campionessa si è concessa un ulteriore momento di relax direttamente in riva al mare. In costume, coperta da un vestitino non abbastanza lungo da coprirle le splendide e tornite gambe.
Tra improvvisi acquazzoni e raffiche di vento come nemmeno fossero state a Trieste, le big del circuito hanno dovuto soffrire le pene dell’inferno per adattarsi alle proibitive condizioni climatiche. Aryna ha atteso con pazienza che tornasse a splendere il sole per regalarsi un ultimo momento di mare, in costume, prima di tornare a casa. Tutto sommato, sembra dire, il tennis non è la sola cosa che conta.
