Un finale di stagione a dir poco incandescente. Divampano le polemiche nel Circus della Formula 1 seguito alle squalifiche di Hamilton e Leclerc
Era difficile immaginare che un mondiale di Formula 1 concluso con largo anticipo grazie al terzo trionfo consecutivo di Max Verstappen e della sua Red Bull potesse riservare un carico di polemiche così elevato. L’esito del Gran Premio di Austin ha invece innescato un durissimo scontro verbale tra i tre top team del Circus.
Com’è noto, al termine del gran premio delle Americhe sia Lewis Hamilton che Charles Leclerc, giunti al traguardo rispettivamente al terzo e al sesto posto, sono incappati in una squalifica da parte dei commissari di gara che hanno rilevato un eccessivo consumo del pattino sul fondo delle loro monoposto.
Non tutti sanno però che, oltre alla Mercedes, del campione inglese e alla Ferrari del pilota monegasco anche la Red Bull di Verstappen e la McLaren di Norris sono andate incontro allo stesso tipo di controlli ma a differenza delle rivali hanno superato la verifica senza problemi. A distanza di qualche giorno dal ‘fattaccio’ di Austin, il neo campione del mondo ha voluto dire la sua su quanto accaduto.
Verstappen, la frecciata a Ferrari e Mercedes fa discutere: altre polemiche in vista
Max Verstappen ha rilasciato un’intervista al portale racingnews365.com durante la quale ha espresso la sua tesi sull’argomento bacchettando in qualche modo i commissari di gara e la FIA: “Nessuno vuole prendersi consapevolmente il rischio di risultare irregolare, ma con una sola sessione di prove libere è difficile azzeccare tutto”.
Il campione olandese assolve in buona parte i team, per i quali in determinate circostanze può essere molto difficile evitare che il fondo della vettura si consumi troppo. Ma la frecciata velenosa è dietro l’angolo e Verstappen non si fa alcun problema a scagliarla nei confronti dei team rivali.
“Per controllare tutte le vetture ci vorrebbero 100 persone dedicate e non è possibile – puntualizza il campione del mondo in carica -, ma nel momento in cui una vettura risulti irregolare allora è necessario controllare anche quella del compagno di squadra, perché altrimenti si fanno guadagnare posizioni ad un pilota che forse aveva una vettura impostata più o meno alla stessa maniera”.
In soldoni, anche le macchine di Russell e Sainz andavano verificate perchè con ogni probabilità irregolari a loro volta. Si attende la risposta dei diretti interessati.