Nole Djokovic non è solo un campione irraggiungibile in campo ma anche un esempio: quello che ha fatto di recente lascia senza parole
Sarà un finale di stagione molto intenso, ma in fondo ci è abituato da almeno tre lustri. Perché Nole Djokovic sa come si vince e anche come rimanere ai vertici del tennis mondiale così a lungo, con la forza del lavoro.
Non gioca dal turno preliminare di Coppa Davis nel quale ha contribuito a portare la Serbia ai quarti di Malaga. E nel frattempo si è divertito a fare il golfista, anche con ottimi risultati come abbiamo visto nella Pro-Am che al ‘Marco Simone’ di Guidonia ha preceduto la Ryder Cup 2023.
La sua vita però è ancora nel tennis, almeno fino a quando non deciderà di appendere la racchetta al chiodo, una data per ora lontana. Così la prossima settimana tornerà in campo nel Masters di Parigi-Bercy e da metà novembre sarà anche al Pala Alpitour per le Nitto Atp Finals di Torino. Due tornei che lo scorso anno ha vinto facendo anche percorso netto a Torino senza operdere mai.
Questo significa anche punti pesanti da difendere nella classifica mondiale dall’assalto di Carlos Alcaraz che vorrebbe chiudere al numero 1, come nel 2022: Ma poi ci sarà anche la Davis in Spagna, con la sua Serbia impegnata nei quarti con la Gran Bretagna e nell’eventuale semifinale contro la vincente di Italia-Olanda (dall’altra parte invece Repubblica Ceca-Australia e Finlandia-Canada).
Sorpresa Djokovic, l’ha fatto davvero e senza farsi pubblicità: il racconto mette i brividi
Quello della Davis è un impegno al quale Nole tiene molto, perché il suo legame con la maglia della Nazionale e più in generale con la Serbia è fortissimo. Non a caso sta andando avanti anche per rappresentarla la prossima estate in singolare e in doppi anche alle Olimpiadi di Parigi 2024 che si giocheranno al Roland Garros.
Ma c’è di più, perché oltre ad essere un idolo assoluto per il suo popolo come abbiamo visto anche in occasione delle porte sbarrate agli Australian Open 2022, è un benefattore. Un aspetto ancora poco conosciuto della sua vita, ma non una sorpresa assoluta per chi lo conosce.
La rivelazione è arrivata da Hamad Medjedovic , 20enne tennista serbo che da due stagioni è passato tra i professionisti. In particolare nel 2023 ha fatto progressi notevoli, salendo fino alla posizione 107 del ranking Atp mentre ad inizio anno era oltre la 250.
Di recente è arrivato in semifinale nell’Atp250 di Astana, perdendo dallo statunitense Korda, ma ha anche vinto tre titoli Challenger (a Szekesfeharvar, Mathausen e Manacor). In più è riuscito ad entrare nel tabellone principale del Roland Garros e di Wimbledon. Un tennista in costruzione, quibdi, ma il merito è molto di Nole.
Come ha spiegato il suo più giovane connazionale al portale Sportal, tutto merito di una chiacchierata tra lui, suo padre e Djokovic. Gli hanno spiegato i suoi progetti per crescere nel mondo dei professionisti e i problemi legati al fatto che tra trasferte e una struttura tecnica adeguata i costi fossero eccessivi.
“Lui mi suggerisce un allenatore, mi parla di come faremo, di cosa faremo e aggiunge: ‘Tocca ad Hamad allenarsi, il resto lo farò io!‘ Glielo ripeto: ‘Nole, costa soldi!’ Non abbiamo speso un centesimo e, credetemi, non è poco nel mondo del tennis, anzi”, ha raccontato il papà del giovane serbo. Una specie di adozione o di investimento sul futuro che dimostra ancora una volta l’altra faccia del campione.