Clamorosa decisione per Max Verstappen in occasione del GP del Messico. La Red Bull ha preso una decisione ben precisa
Il Mondiale di Formula 1 vola in Messico per la ventesima tappa della stagione. I giochi si sono chiusi già da tempo, con Max Verstappen che si è laureato campione del mondo per la terza volta in carriera.
Tutti successi di fila per l’olandese, che mai come quest’anno ha dimostrato di essere un pilota abile, supportato al meglio dalla Red Bull che gli ha affidato tra le mani una monoposto semplicemente imbattibile.
A farne le spese, però, è il suo compagno di squadra Sergio Perez che non è riuscito a dimostrare tutto il suo valore con la RB19. Il messicano ha pagato il confronto con Max e ora il suo futuro nella scuderia di Milton Keynes è in dubbio. Non una situazione facile per lui che, almeno in questo weekend, potrà contare su un tifo tutto per lui.
Se per Checo sarà quindi un bel fine settimana per quanto riguarda il sostegno che riceverà, lo stesso non si può dire per Verstappen. Si preannuncia un’atmosfera infuocata all’autodromo di Città del Messico, dove si è arrivati a temere per l’incolumità del tre volte iridato.
Già ad Austin, in Texas, Verstappen era stato sommerso dai fischi del pubblico che era per la maggioranza a supporto di Perez. Nella capitale messicana, però, potrebbe esserci persino il rischio di pericolo per Max, con gli stessi organizzatori del Gran Premio che hanno lanciato una campagna di fair play con il pilota Juan Manuel Correa come testimonial.
“La F1 è passione, competenza, rivalità – le sue parole ai tifosi messicani –. A volte la competizione in pista fa salire molto la pressione e può far perdere il controllo. Così si rischia di esprimere la passione in modo sbagliato“. E ancora: “Questa non è la F1, che chiede una sana rivalità tra piloti e team. Ciò che avviene in pista, resta in pista“.
Dunque, questo l’appello ai tifosi di Perez, nella speranza che non avvenga il peggio durante il weekend di gara di Città del Messico come già successo in passato ad altri piloti. Tuttavia, lo stato di allerta resta alto, tanto che la Red Bull ha deciso di assumere un gruppo di guardie del corpo per proteggere Verstappen.
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