Che notizia per i tifosi: Jannik Sinner può entrare ancora di più nella storia del tennis italiano. Manca poco
Una stagione esaltante per Jannik Sinner, che quest’anno ha alzato l’asticella del suo tennis centrando diversi obiettivi, tra cui, la vittoria del primo 1000 della sua carriera, ottenuta a Toronto nei mesi scorsi.
L’altoatesino è ora reduce dalla trasferta asiatica dove ha prima vinto l’Atp di Pechino battendo in finale Daniil Medvedev, lo stesso che lo aveva battuto già nel corso della stagione in finale a Rotterdam e Miami, per poi cedere in tre set combattuti contro lo statunitense Ben Shelton nel Masters di Shanghai.
Una sconfitta che fa male, ma neanche troppo, dal momento che l’azzurro si era già assicurato un posto alle Finals di Torino, oltre al suo best ranking in carriera in quarta posizione. Un bel traguardo per il tennista classe 2001 che ha così eguagliato il precedente primato di Adriano Panatta, unico numero quattro italiano del mondo nell’era Open.
Tuttavia, nelle prossime settimane, Jannik ha la possibilità di ottenere un altro record per il tennis azzurro. L’importante sarà mantenere il rendimento avuto fino a questo punto della stagione.
Jannik Sinner ce la può fare: può essere il “migliore”
Mancano ancora Vienna e Parigi-Bercy. Perciò, ci sono tanti punti in palio ancora prima dell’appuntamento delle Finals di Torino che chiuderà la stagione e questo vale sia per Sinner che per i suoi diretti avversari in classifica.
Per questo, l’obiettivo sarà confermarsi sugli stessi livelli evidenziati durante l’anno e guadagnare quanti più punti possibili per mantenere la sua posizione. Se ciò dovesse accadere, Jannik sarà il primo italiano a chiudere la stagione con il più alto ranking dai tempi di Panatta, anche se, nel caso in cui dovesse scendere di una o due caselle, il primato sarebbe sempre suo.
Era il 1976 quando Panatta chiuse in settima posizione l’anno centrando un traguardo storico per tutto il movimento tennistico azzurro. Dunque, a distanza di 47 anni, il 22enne di San Candido ha la possibilità di scalzarlo da questa posizione per la prima volta nella storia.
Di recente, soltanto Matteo Berrettini ci era andato vicino, quando chiuse il 2021 al settimo posto, alla pari con Panatta, dopo la finale di Wimbledon e i successi di Belgrado e Queen’s. Jannik, sempre nello stesso anno, aveva chiuso al decimo posto della classifica dando solo un “assaggio” di quello che sarebbe successo in seguito.
Insomma, presto può arrivare un momento storico per tutto il tennis italiano, che da tempo non aveva un giocatore in grado di lottare per i titoli e i riconoscimenti più prestigiosi con questa costanza.
