Grazie alla vittoria nel GP d’Indonesia e al secondo posto in Australia, Pecco Bagnaia è tornato in vetta al Mondiale ma c’è chi lo critica
Un’espressione felice, ma anche di sfida, con quella mano all’orecchio sul podio per zittire tutti i critici. Così Pecco Bagnaia ha salutato tutti sul podio di Mandalika, riprendendo al volo la testa del Mondiale nel momento più complicato delle sue ultime due stagioni.
In verità però era stato lui stesso il primo a seminare dubbi. Non capendo perché da Barcellona in poi, fatto salvo il primo periodo delle botte subite, la sua Desmosedici non gli rispondesse più. Ma da allora quella di Jorge Martin volava. La sua forza di non mollare, l’intelligenza dei suoi tecnici che finalmente hanno trovato una strada, e adesso è tutto in pari.
Ora con il secondo posto nel GP di Australia vinto da Zarco e anticipato al sabato sono 27 i punti di vantaggio del pilota Ducati su Martin con 9 gare ancora da correre Sprint comprese. Tutto ancora aperto, dunque.
Dopo il weekend di Sepang, toccherà a Buriram (in Thailandia) dove ha vinto in Moto2 finendo terzo nel 2022. E poi Sepang, che lo scorso anno è stata la sua ultima vittoria, quella decisiva per stroncare Quartararo, Lusail che nel 2022 era la prima gara (e cadde) e Valencia che era stata l’apoteosi anche solo con un piazzamento.
Pecco Bagnaia, che bordata da una leggenda.
Finalmente, dunque, i segnali sono tornati confortanti per Bagnaia. C’è qualcuno, tuttavia, che non è d’accordo con lui e non ha gradito tutto quanto è successo dalla bandiera a scacchi in poi sulla pista di Mandalika. Qualcuno che conosce bene l’ambiente Ducati ma soprattutto sa come si vincono i Mondiali in MotoGP ovvero Jorge Lorenzo, oggi commentatore tecnico su Dazn Spagna.
Il maiorchino non ha messo in dubbio le doti di Bagnaia e nemmeno il segnale che ha lanciato in pista contro il suo rivale diretto. Però gli è piaciuta poco l’esultanza sul podio in Indonesia, perché secondo lui non era il caso di andare a stuzzicare un rivale uscito con le ossa rotte, anche se solo in senso metaforico. In fondo, Jorge Martin fino a momento della sua caduta stava dominando la gara e questo o hanno visto tutti.
Ecco perché ha spiegato come si sarebbe comportato lui: “Sceglierei un profilo basso. Bagnaia è stato fortunato per avere approfittato di quell’errore. Anche per questo, non fare arrabbiare Jorge Martin. Così, invece, lo spagnolo tornerà più forte di prima”. Solo solidarietà tra spagnoli oppure una verità? Dal prossimo weekend in Australia capiremo qualcosa di più, anche se tra loro Pecco e Martin si sono sempre rispettati.