Roger Federer, l’annuncio è arrivato con un post su Facebook: quello che è successo ha lasciato tutti di sasso.
Di recente aveva iniziato ad allenare uno dei giovani tennisti più promettenti del circuito, vale a dire lo svizzero Dominic Stricker. Prima di lui, però, aveva portato alla ribalta molti altri campioni, perfezionando il loro stile di gioco e facendo in modo che s’imponessero sulla scena internazionale.
Basti dire, per rendere l’idea di quanto notevole sia il suo curriculum, che ha avuto l’occasione di lavorare con atleti del calibro di Stan Wawrinka e Grigor Dimitrov, Marat Safin e Marcos Baghdatis.
Chi segue il tennis dovrebbe aver capito, a questo punto, che stiamo parlando di Peter Lundgren, l’allenatore cui va il merito di avere lanciato anche Roger Federer agli albori della sua incredibile carriera. Fu lui a trasformarlo nel fuoriclasse che è poi diventato, ad accompagnarlo verso il suo primo Wimbledon. Ha avuto un ruolo imprescindibile, dunque, nell’ascesa del nativo di Basilea.
Possiamo solo immaginare, alla luce di ciò, come Roger abbia reagito una volta appresa la notizia che, nelle scorse ore, ha colto tutti di sorpresa. Il suo ex coach, che prima ancora di sedersi sulla sua panchina era stato a sua volta tra i primi 25 migliori tennisti al mondo, ha subito l’amputazione del piede sinistro. Un intervento necessario, dovuto ad un infortunio che risale a metà settembre e che ha dato il via ad un vero e proprio calvario.
Roger Federer, che brutta notizia
Tutto ha avuto inizio quando, all’incirca un mese fa, Lundgren si è rotto una caviglia. La situazione è poi ulteriormente peggiorata a causa di un’infezione che, facendo il paio con la sua condizione di diabetico, ha persuaso lo staff medico del fatto che ci fosse una sola soluzione possibile.
Si è così giunti, anche a causa dei problemi circolatori insorti a causa della malattia di cui l’allenatore soffre da anni, all’amputazione dell’arto, necessaria per evitare che Lundgren incorresse in ulteriori complicazioni. A darne notizia è stato il diretto interessato che, in un post su Facebook, ha raccontato cosa fosse accaduto da settembre ad oggi.
Ha anche fatto sapere, l’ex coach di Federer, di sentirsi già molto meglio e di essere pronto ad intraprendere il percorso di riabilitazione consigliato a quanti subiscono interventi di questo genere. Resta da capire, a questo punto, se nel momento in cui si sarà rimesso in sesto tornerà a sedere sulla panchina di Stricker. O se, invece, deciderà di godersi la meritatissima pensione.