A cinque gare della fine della stagione in Formula 1: il destino per un pilota sembra davvero segnato in peggio
Ora che tutti i tasselli del Mondiale di Formula 1 sono andati a posto, incoronando ancora una volta Max Verstappen e la Red Bull, resta poco da chiudere. In effetti ci sono ancora cinque appuntamenti, comprese due Sprint, prima di mandare in archivio la stagione. Ma molti stanno già pensando al 2024 che non vedrà in pista in grande protagonista, ormai estromesso dal suo team.
In fondo i conti sono presto fatti, guardando le varie classifiche. La Ferrari ha ancora la possibilità di raggiungere e superare Mercedes per il secondo posto nel mondiale Costruttori, così come può fare Lewis Hamilton in quello Piloti. Il suo distacco da Sergio Perez infatti è di soli 30 punti che con 7 gare in calendario sono colmabili.
Ancora di più adesso, con il pilota messicano in profonda crisi. Ad inizio stagione, dopo le vittorie a Jeddah e Baku che avevano acceso ancora di più la rivalità interna con Max Verstappen. Perez sembrava un rivale credibile per il Mondiale ed era stato lui i primo a crederci.
Da Miami in poi invece la sua stagione si è trasformata in un disastro. L’olandese ha vinto dappertutto, tranne la parentesi Ferrari a Singapore, e lui invece è affondato. Negli ultimi 12 Gran Premi ha conquistato solo quattro podi, ma soprattutto è rimasto fuori dalla Q3 durante la qualifica in sette occasioni. Troppo per un team che ambisce all’eccellenza e per una monoposto che ha dimostrato di essere nettamente superiore alle altre.
Ultimatum in Formula 1, lo cacciano: decisione ormai presa
Da dicembre quindi Sergio Perez dovrà trovarsi un’altra squadra? Al momento l’unica certezza è il suo contratto, valido ancora per il 2024 dopo l’ultimo rinnovo con la Red Bull. Ma l’aria che tira nei box, anche dopo l’opaca prestazione a Doha, è molto più pesante rispetto al passato.
Ci sono coppie che stanno funzionando benissimo, come quella formata da Lando Norris e Oscar Piastri alla McLaren e altre oggettivamente penalizzate dalla monoposto, come Leclerc e Sainz in Ferrari. Quella della Casa austriaca avrebbe tutto per funzionare al meglio, almeno come era in Mercedes con Hamilton e Bottas, e invece i problemi sono evidenti.
Lo ha confermato nelle ultime ore anche Helmut Marko, uno che analizza sempre direttamente le situazioni senza giri di parole. Ai microfoni di OE24, il consulente tecnico della Red Bull ha spiegato chiaramente lo scenario.Secondo lui a Perez sta succedendo quello che avevamo già visto con Pierre Gasly nel 2019, cioé una netta differenza con il compagno di squadra che lo porta a sbagliare: “Perez ha bisogno di cambiare clima e squadra. Ora vedremo come andranno le prossime due gare. Ma la squadra e lui sono consapevoli che è in crisi”.
Quali saranno quindi gli appuntamenti decisivi? Quello di Austin, nel weekend del 22 ottobre, che prevede anche la Sprint, poi quello di Città del Messico il fine settimane successiva. Davanti alla sua gente, Perez non può davvero più sbagliare.