Come previsto ormai da qualche settimana Marc Marquez ha annunciato il suo passaggio al Team Gresini. Per la Honda si mette malissimo
Alla fine il tanto ventilato divorzio tra la Honda e Marc Marquez si è consumato. Dopo oltre dieci anni di felice e fortunato sodalizio il fuoriclasse di Cervera, vincitore di sei titoli mondiali in MotoGP, ha detto addio al team giapponese con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto fissata nel 2024.
Subito dopo aver salutato la scuderia dell’ala dorata, Marquez ha annunciato di aver raggiunto l’accordo per la prossima stagione con il team Gresini, dove avrà l’occasione di guidare una Ducati e forse di competere per i primi posti della classifica. Si è dunque concretizzato uno scenario che molti avevano definito impossibile solo qualche settimana fa.
Una sorta di doppio clamoroso ribaltone che non potrà non avere conseguenze sugli equilibri all’interno del Circus delle due ruote. La mossa di Marquez di lasciare la Honda per accasarsi a un team satellite della Ducati ha lasciato senza parole molti addetti ai lavori. Una scelta, quella del fuoriclasse di Cervera, che dai più viene definita inevitabile ma quantomeno azzardata.
La stessa Ducati con l’ingaggio di Marquez ha sconfessato la sua politica portata avanti con grande successo negli ultimi anni: la scoperta e la valorizzazione dei migliori giovani piloti in circolazione. Da Bagnaia fino a Martin, oggi in lotta per il titolo mondiale, il team di Borgo Panigale ha messo sotto contratto i talenti più luminosi del panorama internazionale.
La Honda è in piena crisi: i risvolti del clamoroso addio di Marquez
Sono parecchie le perplessità legate a questa operazione espresse con chiarezza anche da uno dei più importanti ex manager del motomondiale. Stiamo parlando di Carlo Pernat, storico agente di piloti motociclistici che, in un’intervista rilasciata al portale moto.it, ha sottolineato l’eccessiva arrendevolezza della Honda nei confronti di Marquez.
Ho molti dubbi sul fatto che alla Honda non siano arrabbiati con Marquez. Ma invece di lasciarlo andare via come se niente fosse – prosegue Pernat – avrebbero dovuto dire ‘Ti ho pagato anche quando sei stato male ed è colpa anche tua, non te ne vai, stai qua anche se fai un anno sabbatico’. Ora non hanno nemmeno un piano B e stanno cercando di portar via gente che ha già un contratto“.
Alla fine, dunque chi esce con le ossa rotte da questa vicenda è proprio la Honda ora alla ricerca di un sostituto del campionissimo spagnolo. Riuscire a trovarlo non sarà affatto semplice.