Continua il periodo ‘no’ per Lorenzo Musetti, sconfitto subito anche a Shanghai: solo una cosa può consolarlo.
Mentre Jannik Sinner vola in alto nel momento probabilmente migliore della sua carriera, il numero 2 d’Italia continua a perdere colpi. Lorenzo Musetti è incappato in un momento nerissimo della sua annata.
Con la sconfitta a Shanghai, arrivata decisamente a sorpresa, sono addirittura sette i match persi negli ultimi undici incontri. Una percentuale preoccupante di sconfitte che non può essere frutto solamente del caso o della sfortuna.
Nell’anno che avrebbe dovuto essere quello della definitiva consacrazione, grazie all’ingresso in top 20 e a risultati clamorosi come la vittoria su Djokovic a Montecarlo e il quarto turno raggiunto al Roland Garros, improvvisamente Lorenzo si è ‘inceppato’.
E, nel suo cas,o non può essere una questione di superficie. Un tennis come il suo, ricco di variazioni, si adatta praticamente a qualunque contesto. Le tante sconfitte maturate in questo periodo, però, anche contro giocatori di livello basso, come il taiwanese Hsu Yu-hsiou, numero 184 al mondo, il canadese Gabriel Diallo, anche lui oltre la 150esima posizione nel ranking, così come il francese Titouan Droguet, fanno preoccupare e non poco i suoi tifosi.
C’è solo un piccolo appiglio cui ci si può ancora aggrappare, nella speranza che Musetti possa ritrovare colpi e fiducia nelle prossime settimane. Ma è una magra consolazione, considerando il potenziale dell’azzurro e quello che avrebbe potuto già ottenere.
Purtroppo la spirale negativa continua ancora per Musetti, che da Parigi in avanti non ha più vinto tre partite di seguito, e che anzi negli ultimi tempi fatica anche a superare il primo turno. In singolare, dagli Us Open in poi, ha perso al primo turno praticamente ovunque, ad eccezione del torneo di Chengdu (sconfitto in semifinale da Safiullin) e Pechino (ko al secondo turno da Alcaraz).
La sconfitta di Shanghai è finora però il punto più basso della sua recente carriera, uno scivolone davvero clamoroso che lascia senza parole tutti i suoi tifosi, aggrappati solo a una flebile consolazione.
Nonostante il ko contro Hsu e i recenti risultati negativi, Lorenzo dovrebbe riuscire a rimanere ancora per un po’ nei primi 20 del mondo o, al massimo, potrebbe scivolare non oltre la ventiduesima posizione.
Questo perché nel tour asiatico non aveva punti da difendere e, quindi, a livello di classifica non dovrebbe subire particolari tracolli. Ma il problema arriverà al ritorno in Europa. Perché lo scorso anno l’autunno di Musetti non fu privo di soddisfazioni.
Dopo aver raggiunto le semifinali a Firenze e aver vinto, più o meno in questo periodo, nel 250 di Napoli (assente dal calendario 2023), Lorenzo arrivò fino ai quarti di finale a Parigi-Bercy. Un risultato che, nella sua condizione attuale, sembra difficile da ripetere con conseguente e inevitabile discesa nel ranking.
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