Il mondo della Formula 1 scosso da una notizia che sta per stravolgere tutto: la cessione della Scuderia potrebbe essere imminente
Il terzo trionfo di fila firmato da Max Verstappen e dalla Red Bull manda, di fatto, in archivio il Mondiale di Formula 1. Certo, da qui alla fine restano ancora appuntamenti da onorare, ma al momento a fare maggiormente notizia è la possibile cessione di una Scuderia che sta per cambiare proprietà.
Appena il tempo di incassare il probabile debutto del gruppo guidato dalla famiglia Andretti e la F1 è di nuovo alle prese con una trattativa clamorosa. Perché il Circus fa gola a molti, soprattutto ora che Liberty Media ha rilanciato alla grande la sua immagine nel mondo.
Non è un caso che l’Arabia Saudita abbia mire ben più ambiziose di quelle legate alla semplice organizzazione di un Gran Premio, come in effetti è nel calendario attuale. In prima fila c’è Aramco, la principale azienda saudita nel campo energetico che, nell’ultimo anno, ha registrato ricavi per oltre 600 miliardi di dollari.
Di fatto dal 2020 è già uno dei principali sponsor della Formula 1, accanto ad altri colossi come Fly Emirates, Heineken, DHL, Pirelli e Rolex. Ma ci sono affari con Liberty Media che vanno al di là del mondo dei motori, come l’acquisto di una quota di Live Nations, società organizzatrice di concerti ed eventi sportivi.
Fino al 2027 il Circus correrà a Jeddah, dall’anno successivo debutterà il nuovo circuito permanente di Qiddiyah, ma non è tutto. Perché dallo scorso anno il Fondo saudita è anche azionista al 16,7% di Aston Martin.
Lo scorso gennaio il sito economico Bloomberg aveva rilanciato l’indiscrezione di un’offerta da 20 miliardi di dollari presentata dai sauditi a Liberty Media per comprare la Formula 1. Una proposta respinta al mittente. Presto però gli arabi potrebbero tornare alla carica.
Scuderia in vendita in Formula 1: è tutto vero
Al momento il sogno dei sauditi è quello di entrare con tutte le scarpe nel mondo della F1 e, per farlo, il primo passo è quello di acquistare una Scuderia. Certo, se dovesse essere la Ferrari o la Mercedes, marchi noti in tutto il mondo, farebbe ancora più rumore ma almeno per il momento non ci sono margini.
Così Aramco farà una mossa apparentemente molto più semplice. Quella di rilevare la maggioranza delle quote nell’Aston Martin che già in parte gestisce e conosce. Ne sono convinti in Germania, a cominciare dal sito specializzato f1-insider.com. Lawrence Stroll, l’imprenditore canadese che gestisce il team, avrebbe avviato una per cedere le sue quote,
In pratica Aramco, che è già sponsor principale della squadra, sarebbe pronta ad investire 800 milioni di euro per farli fruttare e far anche crescere l’immagine della Formula 1 in Arabia. Tutto questo però come inciderà sulla struttura della squadra? Da tempo si rincorrono voci sul ritiro a fine stagione di Lance Stroll, figlio del proprietario e protagonista di un’altra stagione altalenante.
Quindi rimarrà Fernando Alonso, che è un uomo immagine importante anche per i sauditi, e si libererà un posto come seconda guida. Uno dei possibili sostituiti è Yuki Tsunoda, nonostante un contratto fino al 2024 con AlphaTauri. Ma Aston Martin sarà motorizzata Honda dal 2026, quindi un giapponese in squadra farebbe comodo già adesso.