Tifosi davvero scioccati per l’addio al calcio di una vera e propria leggenda, idolo assoluto di una nazione.
Sempre un momento molto triste e delicato per i tifosi di calcio quando un loro beniamino decide di ritirarsi. Non soltanto per il dispiacere di non vederlo più sui campi a mostrare giocate di qualità e carattere da vendere, ma anche come segno del tempo che passa e del calcio che cambia.
Vi sono atleti e calciatori che decidono di interrompere la carriera bruscamente, anche senza arrivare in età avanzata agonisticamente parlando. Magari frenati da infortuni continui e da altre problematiche fisiche. Altri invece giocano finché ne hanno la forza, a volte addirittura sfondando il tetto dei 40 anni.
È questo il caso della leggenda del calcio internazionale che, poche ore fa, ha deciso di dire basta, dopo una carriera che definire lunga è poco. Stiamo parlando di uno dei calciatori più amati in Giappone, protagonista con la maglia della sua nazionale ma anche nelle tante esperienze in squadre di club.
Si ritira una leggenda del calcio: “I miei piedi mi chiedono di riposare”
Gli appassionati di calcio internazionale certamente conosceranno Shinji Ono, centrocampista giapponese, tra i protagonisti della crescita del calcio nipponico, da inizio anni 2000 ad oggi.
Ono, vera e propria leggenda in patria, ha deciso di lasciare il calcio giocato a ben 44 anni di età. Proprio poco dopo aver celebrato il suo compleanno, l’ormai ex centrocampista ha ufficializzato l’addio con un post su Instagram: “: “I miei piedi, che mi accompagnano da 39 anni, da quando ho scoperto il calcio, mi dicono di lasciarli riposare; così ho deciso di smettere di giocare a calcio professionistico alla fine di questa stagione”.
Ultime partite da professionista per Ono e poi l’addio allo sport che ha segnato tutta la sua vita. Centrocampista tecnico e brevilineo, vanta 56 presenze con la Nazionale dei ‘Samurai’ e la partecipazione a tre campionati del mondo.
La sua carriera sportiva è legata soprattutto a due club giapponesi: gli Urawa Reds, con cui ha esordito, e il Consadole Sapporo con cui invece concluderà la sua avventura. Ono però è ricordato anche in ambito europeo, avendo giocato con il Bochum in Germania ma soprattutto con il Feyenoord in Olanda. Con la squadra di Rotterdam ha anche vinto da protagonista la Coppa Uefa nel 2002, in finale contro il Borussia Dortmund.