Il gioco della Lazio ha smesso di convincere e c’è qualche malumore anche su Maurizio Sarri. Il presidente Claudio Lotito non ha dubbi sul suo futuro.
Nulla da fare neanche contro il Monza per la Lazio di Maurizio Sarri che, da inizio stagione ad oggi, non è ancora riuscita ad ottenere la prima vittoria casalinga. Solo un trionfo per i biancocelesti che fin qui si sono tolti la soddisfazione di aver battuto, al Maradona di Napoli, i partenopei campioni d’Italia in carica.
Se non fosse stato per quella convincente vittoria, per i capitolini i guai sarebbero ancora più grossi: appena 4 punti in 5 partite di Serie A per la Lazio che sembra una squadra totalmente diversa da quella fatta vedere l’anno scorso. Il dato più rilevante è certamente quello che riguarda la difesa.
Ben 8 goal subiti, 9 se si aggiunge quello rimediato dall’Atletico Madrid in Champions League, fin qui dai biancocelesti che, appena qualche mese fa, concludevano la stagione da quarta miglior retroguardia europea. Nulla a che vedere con i risultati di quest’anno.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito è famoso per non essere particolarmente affezionato agli esoneri. Per questo è lecito credere che Sarri avrà ancora qualche chance di salvare la propria panchina, alla quale tra l’altro è legato fino al 2025. Insomma, l’addio non appare proprio semplicissimo anche se potrebbero esserci sorprese qualora il rendimento dei biancocelesti non migliorasse.
Come detto, salvo eventuali ribaltoni anche da parte dello stesso tecnico, ci sono alte probabilità che si continuerà ancora con Sarri. Lotito, tuttavia, non perde di vista potenziali sostituti. Tra i preferiti del presidente biancoceleste c’è Gennaro Gattuso che venne già contattato dal club dopo l’addio di Simone Inzaghi passato all’Inter.
Lotito stima l’ex rossonero e non disdegnerebbe di affidargli la panchina. In questo momento il tecnico calabrese è svincolato e ha già ricevuto qualche offerta. L’ultima è arrivata dall’Empoli ma è stata però rifiutata perché pare che Gattuso gradirebbe una destinazione più prestigiosa. In caso di chiamata della Lazio, l’ex campione del mondo difficilmente potrebbe tirarsi indietro.
Tutto comunque dipende ancora da Sarri che ha ancora la piena fiducia da parte della società. Contro il Torino, in casa, i biancocelesti hanno l’obbligo della vittoria per smuovere una classifica sin qui molto deficitaria.
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