Proprio mentre si sta preparando al ritorno in campo, Jannik Sinner continua a far discutere. Emblematico quello che è successo poco fa
Una buona stagione finora per Jannik Sinner che, quest’anno, ha trovato il suo primo successo in un Masters 1000 a Toronto. È stata una vittoria tanto attesa per l’altoatesino il quale, nonostante la giovane età, è già tra i migliori tennisti del mondo.
La sua classifica, d’altronde, parla chiaro. La settima posizione al momento occupata nel ranking Atp lo porta nell’Olimpo del tennis. Jannik era già stato in top ten nel 2021 ma l’anno scorso, complice qualche infortunio di troppo, era scivolato fuori dai primi dieci. Nel 2023, però, è riuscito a migliorare la sua integrità fisica e i risultati non hanno tardato ad arrivare.
Vittoria a Montpellier, oltre a quella di Toronto, semifinale a Indian Wells, Montecarlo e Wimbledon e due finali raggiunte a Rotterdam e Miami, in cui è stato fermato soltanto da un Medvedev ritrovato. Nel mezzo, tante belle prestazioni che gli hanno consentito di portarsi al quarto posto della Race.
Tuttavia, proprio nel momento in cui si sta preparando per affrontare il rush finale di questa stagione, è esplosa la bufera su Sinner, colpito da dure critiche per via della sua mancata partecipazione alle fasi a gironi della Coppa Davis disputata a Bologna.
Sinner, che polemica: la sua assenza in Coppa Davis non è piaciuta
La sua assenza a Bologna non è piaciuta alla Gazzetta dello Sport che ha preso una posizione più che netta a riguardo con l’editoriale del direttore Pier Bergonzi, uscito nel nuovo numero di Sportweek dal titolo che è già tutto un programma: “Caso Nazionale: perché il numero uno del nostro tennis ha sbagliato a dire di no alla Coppa Davis“.
In particolare, il giornalista ha criticato ampiamente la scelta di preferire il riposo alla causa azzurra. Sinner, subito dopo gli US Open, ha fatto sapere che si sarebbe preso un po’ di tempo per riprendersi dopo la dolorosa sconfitta con Zverev agli ottavi.
“Se Jannik chiedesse scusa non agli italiani, ma a se stesso, sarebbe come un Roland Garros e un Wimbledon messi insieme” si legge. Parole, queste, che vanno dritto al punto e che trovano eco anche in quelle dette dagli ex campioni del tennis italiano Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, anche loro contro la scelta di Sinner di non prendere parte alla Davis.
Insomma, per Bergonzi, la decisione di Jannik non sarebbe giustificabile. Adesso, resta da vedere se Sinner parteciperà alla fase finale in programma a novembre a Malaga, che arriveranno poco dopo l’appuntamento delle Finals di Torino al quale è ormai quasi certo di partecipare.