Lewis Hamilton ha raccontato di quando ha dovuto attraversare un periodo molto difficile. È stata davvero dura
Lewis Hamilton è da molti considerato il più grande di tutti i tempi insieme a Michael Schumacher. Il pilota di Stevenage, infatti, ha collezionato finora ben 7 titoli iridati, proprio come il Kaiser, e ha vinto la bellezza di 103 Gran Premi, semplicemente mai nessuno come lui.
Questi, però, non sono gli unici record in possesso del 7 volte iridato inglese, che, nella sua carriera, ha centrato altri diversi primati. Una carriera da fuoriclasse assoluto per Lewis che oggi sta cercando di fare il suo meglio per riportare in alto la Mercedes.
La scuderia di Brackley non sta attraversando il suo miglior momento e da tempo non vince un Gran Premio. Una situazione che è stata anche frustrante in più di un’occasione per il pilota britannico che comunque non demorde andando avanti. Un po’ come ha sempre fatto fin da bambino, quando ha vissuto un periodo molto difficile, molto più di quanto sia ora in Formula 1 con la sua squadra e per un motivo ben più grave.
Lewis Hamilton, retroscena choc: è stato traumatico
In un’intervista al podcast On Purpose di Jay Shetty, Hamilton ha infatti raccontato di esser stato bullizzato quando era piccolo, con la “colpa” di avere un colore diverso della pelle rispetto alla maggioranza dei suoi compagni di scuola. “Probabilmente, la scuola è stata la parte più traumatica e difficile della mia vita – ha detto il pilota –. Venivo bullizzato già a sei anni e mi sembra che fossi uno dei tre bambini di colore della scuola“.
Parole choc, queste, da parte del campione di Formula 1, vittima di razzismo sin da piccolo. “Venivo preso in giro da ragazzi più grandi e più forti per la maggior parte del tempo – ha aggiunto Hamilton –. C’erano pugni e ti lanciavano cose, come le banane, e le persone usavano la parola con la ‘N’ in modo così insensato“. Ma non solo ha spiegato: “La gente ti chiamava ‘meticcio’ e tu non sapevi come fare. È stato difficile adattarsi“.
Insomma, un racconto quasi raccapricciante di come le persone, spesso ragazzi, si rendano protagonisti di atti inqualificabili e ingiustificati nei confronti dei più deboli. Episodi di bullismo e razzismo che non dovrebbero mai avere spazio, in alcun contesto, e che invece, ancora oggi, si verificano puntualmente.
Per questo motivo, e dato il suo trascorso, Hamilton oggi è molto attivo nel sociale: ha fondato anche la sua associazione che si occupa di aiutare i più deboli e, anche insieme a Formula 1 e Mercedes, si rende spesso testimonial di eventi e iniziative benefiche.