Da vera sorpresa del Mondiale di F1 a comprimaria il passo è stato breve per Aston Martin ma Fernando Alonso non ci sta
Ancora un pilota spagnolo sul gradino più alto del podio alla fine di un Gran Premio di Formula 1, ma non è Fernando Alonso. Come lo scorso anno a Silverstone, anche a Singapore è toccato alla Ferrari di Carlos Sainz e l’asturiano sa di aver sprecato una grande occasione, forse l’unica.
Perché in una stagione largamente dominata da Max Verstappen e dalla Red Bull, nel primo weekend storto per la Casa austriaca, c’è stato spazio per tutti gli altri, tranne che l’Aston Martin. Una weekend stregato, lo hanno capito tutti a partire dal tremendo botto che, nelle Qualifiche, ha coinvolto Lance Stroll, fortunatamente senza conseguenze per il pilota canadese.
Ma non è certamente un periodo facile per la scuderia che si poneva come seconda o al massimo terza forza del Mondiale. In effetti la prima parte della stagione l’aveva confermata come la sorpresa più bella, con sei podi conquistati nelle prime otto gare. Tutti avevano capito che la Red Bull era imprendibile, ma Fernando coltivava il sogno di arrivare almeno terzo nel Mondiale e provare a far saltare la corazzata.
Fernando Alonso non ci sta, a Singapore non ha funzionato niente
Durante la gara hanno fatto ancora una volta notizia i team radio polemici di Fernando che non si risparmia mai. La sua monoposto non andava avanti, in realtà per colpa di una sospensione danneggiata come si è scoperto alla fine. Ma intanto quando è rientrato ai box per il pit stop ha perso una ventina di secondi e si è ritrovato in fondo.
Lui si è sfogato con rabbia, dicendo più volte che la vettura era impossibile da guidare. A bocce ferme poi analizzando i dati, hanno capito tutti che era impossibile con la AMR23 in quello stato fare meglio e così le polemiche durante la corsa sono state archiviate.
Ora però tutti si chiedono cosa faranno Alonso da una parte e l’Aston Martin dall’altra, perché ci sono decisioni importanti da prendere per il futuro. Il suo contratto è blindato e lui ha ancora voglia di correre. Lo dimostra il fatto che, negli ultimi giorni, è tornato a chiedere di cambiare il format delle Qualifiche eliminando i tre turni per tornare a quello che si faceva più di 20 anni fa.
Ma la squadra saprà supportare le sue legittime ambizioni con una monoposto migliore? Mike Krack, team principal dell’Aston Martin ha archiviato in fretta la parentesi di Singapore: “È normale che i professionisti reagiscano così. Vogliamo che diano tutto, quindi non c’è problema”.
Il vero problema è che Lance Stroll continua a non essere un compagno di team affidabile e il prossimo anno potrebbe anche decidere di smettere. E Fernando aspetta risposte chiare per capire come andare avanti.