Tiene banco alla Ferrari, un caso ancora irrisolto. Il pilota vuole andare fino in fondo e chiede “aiuto” ad Hamilton
La Red Bull vola e continuerò a farlo anche nei prossimi mesi, forse nei prossimi due anni come temono molti. Mercedes e Ferrari, esattamente come le altre, sono costrette ad inseguire con risultati finora modesti.
Impossibile ribaltare l’esito di questo stagione, questo lo sanno tutti. Ma è possibile riscrivere il passato? Lo sperano i ferraristi, almeno uno che ha passato diverse stagioni in Rosso. Perché dopo le clamoroso rivelazioni di Bernie Ecclestone la scorsa primavera sull’esito del Mondiale 2008, adesso Felipe Massa è tornato alla carica con ii suoi avvocati.
Allora il brasiliano sapeva soltanto di aver perso il titolo per 1 solo punto nei confronto della McLaren di Hamilton. Una beffa ancora più clamorosa perché consumata nel GP di casa, quello di Interlagos davanti alla sua gente.
Poi però erano emersi i particolari del crashgate Renault del GP di Singapore 2008 che, di fatto, aveva indirizzato il titolo verso il pilota britannico, anche se lui c’entrava nulla. Ecco perché a distanza di 15 anni, Massa ha finalmente in mano elementi concreti per chiedere una revisione di quell’episodio. Oppure, in alternativa, se l’esito di quella stagione non sarà più modificabile, almeno un ricco risarcimento economico per l’ex pilota brasiliano.
Ferrari, ribaltone Mondiale: Massa vuole andare fino in fondo
Nelle ultime ore Bernardo Viana, uno degli avvocati che assiste Felipe Massa, ha spiegato che i contatti con la FIA sono costanti. La prima mossa era stata il 15 agosto con l’invioo di una lettera con una richiesta di risarcimento pari a decine di milioni di euro. Avevano anche fissato il 15 settembre come scadenza per avere una risposta, ma ora hanno posticipato tutto di un mese.
L’argomento è certamente delicato, perché mette in dubbio la regolarità di un Mondiale di Formula 1. Non a caso Felipe Massa non è stato invitato al GP d’Italia a Monza e Liberty Media ha fatto rimuovere in fretta dalle tribune uno striscione che chiedeva giustizia per lui. In più c’è la delicata posizione di Stefano Domenicali, oggi CEO di Liberty Media che organizza il Mondiale, ma all’epoca team principal della Ferrari.
Massa però non ci sta, sente di essere stato derubato e chiede giustizia. L’ultima mossa dei suoi legali però è clamorosa. Anche se riconoscono che Hamilton sia parte lesa in questa storia esattamente come il loro cliente, adesso gli chiedono una mano: “Lui è un importante ambasciatore dello sport e ha sempre difeso l’integrità sportiva. Inoltre è un cittadino brasiliano onorario ed è molto benvoluto dai brasiliani, quindi spero che ci sosterrà”.
In pratica gli chiederanno di confermare il fatto che la Formula 1 dell’epoca e la FIA abbiano cospirato per far sparire lo scandalo, come in fondo aveva confessato Ecclestone. Vedremo cosa farà Hamilton. Di certo, di questa vicenda si parlerà ancora a lungo.
