Archiviata l’eliminazione dall’Us Open, Jannik Sinner incassa la durissima critica di una leggenda del Tennis.
Un’eliminazione inattesa e proprio per questo ancora più dolorosa. Jannik Sinner non ha ancora digerito la sconfitta agli ottavi di finale dello Us Open contro il tedesco Zverev, che ha avuto la meglio al quinto set al termine di una battaglia durata oltre quattro ore. Un match in cui al ventiduenne tennista altoatesino è mancato la tenuta nel finale con i crampi che hanno pregiudicato definitivamente la sua prestazione.
Il ko di Flushing Meadows ha pesato e sta pesando sul morale di Sinner che, sulla scia di una delusione così profonda, ha annunciato il forfait in vista dei match di Coppa Davis che la Nazionale italiana disputerà a Bologna questa settimana nel girone con Canada, Svezia e Cile. Un passo indietro che fa il paio con l’indisponibilità di Matteo Berrettini, infortunatosi alla caviglia durante gli US Open.
Il capitano della Nazionale, Filippo Volandri, almeno nelle dichiarazioni rilasciate ai media non ha fatto una piega: ha preso le parti del talento di San Candido mostrandosi comunque ottimista sull’esito delle gare che l’Italia dovrà affrontare. Tuttavia c’è chi invece non ha accettato a cuor leggero la decisione di Sinner lanciando nei suoi confronti una critica palese.
Jannik Sinner, che mazzata: Adriano Panatta lo boccia senza appello
Dopo Nicola Pietrangeli, è il turno di Adriano Panatta commentare il momento attraversato dal tennis azzurro. L’ex tennista romano, vincitore del Roland Garros nel 1976, ha rilasciato dichiarazioni riguardo il forfait di Sinner a La Domenica Sportiva: “Non capisco perché Volandri non abbia convocato Fognini, Fabio ha dato molto e fatto tantissimo per questo sport“.
E poi la bordata nei confronti di Sinner, che ha attribuito alla stanchezza la ragione del suo forfait in Davis: “La Coppa Davis è ormai diventata un fastidio, quasi un impiccio. Una volta facevamo quasi a botte per essere convocati dalla Nazionale. Ora i giocatori se ne infischiano e quei pochi che ancora ci tengono sono fatti fuori”. “Per quanto riguarda Sinner – prosegue Panatta – dico soltanto che Bagnaia tre giorni dopo l’incidente era già in moto ed è arrivato terzo con una gamba sola. Altroché stanchezza”.
Un paragone calzante quello dell’ex capitano di Coppa Davis. Domenica scorsa, le immagini di un Bagnaia distrutto e senza forze (per i postumi della tremenda caduta a Barcellona) dopo il GP di Misano hanno fatto il giro del mondo. Tutti hanno esaltato l’impresa del pilota Ducati. Sinner, invece, pur senza infortuni, ha preferito disertare la Davis. Una scelta che farà ulteriormente discutere specie se gli azzurri dovessero fallire l’appuntamento con le Finals di Malaga.