Coco Gauff ha fatto commuovere il pubblico di New York e non solo con un gesto davvero toccante. C’era da aspettarselo
Ce l’ha fatta. Mostrando incredibili doti di resilienza di cui – a sentitre molti incontentabili addetti ai lavori – non sarebbe stata capace. Anche se parliamo di una tennista di soli 19 anni, la pressione che ha dovuto sopportare Cori – per tutti Coco – Gauff nel dimostrare di essere una vincente e non solo una pur giovanissima meteora del tennis americano è stata enorme. Quasi insostenibile.
La costanza e la grande forza di volontà mostrate nell’incredibile finale degli Us Open contro la già virtuale – effettiva dall’11 settembre – numero uno del mondo Aryna Sabalenka alla fine sono state premiate. La promessa è diventata una stella, ma quanta fatica. Quante lacrime versate sul campo centrale di Flushing Meadows dopo l’ultimo passante vincente – uno dei pochi colpi risolutivi della sua partita – messo a segno sul match point.
Una commozione che, appena qualche minuto dopo la fine del confronto, ha pervaso anche il pubblico assiepato sulle tribune. Un pubblico che ha spinto Coco lungo tutto l’arco dell’incontro e che dopo, assieme alla sua beniamina, si è lasciato andare ad una gioia di tipo diverso. Una felicità fatta anche di lacrime.
Coco Gauff, l’abbraccio in tribuna commuove gli spettatori
Dopo essersi sdraiata a terra ed aver pianto, dopo aver abbracciato la sua rivale, Coco ha fatto capire agli steward di voler raggiungere in tribuna il suo staff. E la sua famiglia. Accompagnata con tutte le attenzioni del caso al ricongiumento col suo box, la tennista si è lasciata andare ad un abbraccio liberatorio con la madre. Che, tanto per portarsi avanti con le emozioni, era in preda ad un pianto dirotto dall’ultimo punto di sua figlia.
È stato in questo preciso momento che il pubblico dell’Arhur Ashe Stadium, al solito abbastanza indisciplinato e chiassoso, si è sciolto in un lungo momento di tenerezza. È stato come se tutti, in quel momento, stessero abbracciando la loro beniamina, capace di regalare una gioia attesa per tanto, troppo tempo.
E dire che, se Madison Keys nella semifinale contro la stessa Sabalenka, avesse mantenuto i nervi saldi al momento di servire per il match – è stata anche a tre punti dalla vittoria – ci sarebbe stata una finale tutta a stelle e strisce. Forse troppo emozionante e coinvolgente anche per gli scatenati tifosi americani.