Tennis, ormai è senza controllo: c’è un terribile sospetto

Il mondo del tennis è in apprensione: sta accadendo allo Us Open e c’è il sospetto che potremo essere di nuovo alle prese con una vecchia “conoscenza”.

Sale l’ansia a New York. Gli Us Open potrebbero infatti essere ricordati come il primo grande evento in grado di contagiare, nel vero senso della parola, il resto della società americana. Da giorni serpeggia tra gli addetti ai lavori un terribile sospetto, anche se in pochi hanno il coraggio di ammettere la probabile verità.

Virus tennisti Us Open
C’è preoccupazione per quanto sta accadendo allo Us Open (LaPresse) – Tennispress.it

Ormai la situazione è quasi precipitata, totalmente fuori controllo. Per fortuna l’evento è ormai giunto al termine, ma la paura è che gli effetti possano continuare a farsi sentire ancora a lungo anche al di fuori del mondo del tennis.

D’altronde, dal 2020 in poi quando si parla di virus è inevitabile essere presi da un senso di angoscia. Perché ogni virus potrebbe rappresentare una minaccia per la collettività, come accaduto negli ultimi anni, e farci ripiombare in un incubo da cui siamo faticosamente riusciti a venir fuori.

Ma che virus potrebbe essere quello che si è diffuso tra i giocatori a New York, ribattezzato dalla stampa locale Us Open virus? Al momento non c’è alcuna certezza, ma la sensazione è che possa trattarsi della variante Pirola, l’ultima mutazione del Covid scoperta dalla comunità scientifica.

Paura a New York per il virus degli Us Open: di cosa si tratta

I sintomi sono comuni, anche se colpiscono con differente gravità. Mal di stomaco, spossatezza, mal di testa, naso che cola, febbre, fiato corto, dolore intenso alla schiena. Diffusosi sia tra gli spettatori che tra i giocatori, il virus degli Us Open è il vero grande mistero di questa edizione del torneo, e di certo è uno dei fattori che hanno contribuito ad alcuni dei risultati più sorprendenti.

Sono stati molti i tennisti a esserne colpiti. Tra questi Dominic Thiem, costretto a ritirarsi nel secondo set contro Shelton dopo essere stato piegato in due da forti dolori all’addome. Un problema simile a quello che è costato a Kvitova il match contro Wozniacki, o a Eubanks, costretto a scappare letteralmente dal terreno di gioco nel bel mezzo di uno scambio.

Sono stati forse questi i casi più clamorosi. Ma a esserne colpiti sono stati anche altri importanti protagonisti del circuito. Ruusuvuori, ad esempio, messo ko da una malattia non specificata e costretto al forfait ancor prima di scendere in campo. Ma anche Hurkacz e la connazionale Iga Swiatek.

Swiatek virus Us Open
Swiatek ko agli Us Open: colpa del virus? (Ansa) – Tennispress.it

Quest’ultima ha perso contro Ostapenko abdicando alla prima posizione in classifica nel ranking Wta ed è stata l’unica, al termine del match, a parlare apertamente del sospetto che si potesse trattare di Covid. Non è stata così esplicita Ons Jabeur, messa ko da una tennista alla portata come Zheng. Anche la tunisina ha però espresso la sua preoccupazione: “Mi sentivo uno zombie“.

Questa serie incredibile di malanni ha tolto ogni dubbio sul fatto che si sia trattato di un virus. E a dare sostegno alla possibilità che potesse trattarsi di Covid è stata la positività riscontrata da John McEnroe che, non a caso, è stato costretto a rimanere lontano dal commento delle partite per qualche giorno.

I sintomi riscontrati dai giocatori e la velocità della diffusione, come spiegato dal New York Post, sembrerebbero compatibili con la nuova variante del Coronavirus, ribattezzata Pirola e arrivata a New York nel corso delle ultime settimane. Affermarlo con certezza è però al momento impossibile.

La preoccupazione resta comunque alta, e la speranza è che l’evento non abbia contribuito a diffondere ancora più rapidamente il virus sì neutralizzato ma ancora presente in tutto il mondo. Di questo, dobbiamo ricordarcene sempre.

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