Il feeling tra la Juve e Antonio Conte non si è mai interrotto. A riguardo, è arrivata un’importante dichiarazione sull’ex tecnico bianconero
Antonio Conte e la Juventus hanno un legame che va ben oltre gli anni vissuti sia da tecnico sia da giocatore. Come centrocampista quella bianconera è stata la seconda e ultima divisa indossata in carriera, 15 anni dal 1991 al 2004, dopo il quinquennio passato nella squadra della sua città natale, Lecce. Sulla panchina dello Juventus Stadium si è seduto invece dal 2011 al 2014, prima di allenare l’Italia.
Sia per la grinta messa in campo, sia per i trofei vinti, Conte torna sempre in auge quando alla Continassa, l’inquilino di turno viene messo in discussione. Cosa che si è verificata tanto nell’estate 2022, quanto al termine dell’ultima tormentata stagione, con Massimiliano Allegri nel mirino di tifosi e addetti ai lavori per la scarsa qualità del gioco offerto.
Conte è senza squadra dallo scorso marzo quando, dopo 76 panchine, si è dimesso dal Tottenham, complici sia i risultati insoddisfacenti degli Spurs, appena eliminati dalla Champions dal Milan, sia l’allontanamento forzata di Fabio Paratici, coinvolto nelle vicende giudiziarie legate al caso plusvalenze-Juventus.
Antonio Conte e Allegri, il consiglio di un ex bianconero
Chi conosce benissimo Antonio Conte è Massimo Carrera. L’ex difensore della Juventus è intervenuto su TVPLAY.IT, commentando l’attuale momento della compagine bianconera.
Nell’intervista, Carrera si è soffermato inizialmente su alcune dichiarazioni di Massimiliano Allegri, secondo il quale i bianconeri al massimo possono ambire ad un posto Champions. Piccata la replica dell’ex bianconero: “Sono frasi che si dicono per mettere le mani avanti. Quando non hanno la sicurezza di avere una squadra tra le favorite del campionato”
Carrera ha suggerito alla Juve attuale di seguire proprio l’esempio di Antonio Conte che, nel 2011, riprese la Juventus e a sorpresa la riportò a vincere il tricolore. In quell’occasione, l’ex bianconero ricopriva il ruolo di coordinatore tecnico della prima squadra. “Noi venivamo dopo settimi posti. Antonio riuscì a formare un gruppo. Allegri dovrebbe ugualmente essere bravo a costruire un gruppo che remi dalla stessa parte.”, per Carrera deve essere questa la ricetta giusta per tornare a vincere.
Carrera ha quindi espresso un parere sull’incidenza dell’Arabia Saudita nel calcio attuale, ricordando la sua esperienza in Russia, dove da agosto 2016 a ottobre 2018 ha allenato lo Spartak Mosca, vincendo anche un titolo. “La Russia non si può paragonare alla Cina o adesso all’Arabia. Non giravano così facilmente i soldi. Erano investimenti fatti con cautela”, ha sottolineato Carrera. L’ex Juve ha ribadito come a preoccupare sia il fatto che già molti giocatori giovani siano attratti dal torneo saudita.
L’ultimo pensiero è su Federico Chiesa. “Quando si ha un infortunio non si deve avere fretta, Volendo strafare si rischiano problemi. Chiesa si vede che sta lavorando. Ha ritrovato la gamba”, ha concluso.
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