Dichiarazione davvero sorprendente su Alex Zanardi. L’indimenticato campione paralimpico è ancora alle prese con la riabilitazione dopo il terribile incidente di tre anni fa
Difficile trovare in Italia un personaggio con la grinta, la forza d’animo e l’intelligenza di Alex Zanardi. Un esempio straordinario per tutti, visto che è stato in grado di risollevarsi dalle difficoltà più severe che la vita può presentare.
Zanardi, come è noto a tutti, ha subito nel 2001 un fatale incidente nel corso di una gara di Indycar che lo ha costretto all’amputazione di entrambe le gambe. Operato più volte, il pilota bolognese è ripartito indossando delle protesi in titanio e riscoprendosi campione nella handbike, trionfando anche alle Paralimpiadi.
Purtroppo nel 2020 Alex è stato vittima di un altro incidente, anche questo molto grave. Durante una sessione di handbike in strada si è scontrato con un camion, finendo in coma farmacologico e subendo diversi interventi per ridurre l’ematoma cerebrale e i vari traumi sparsi in tutto il corpo.
Alex Zanardi, il manager svela un retroscena
Come sta oggi Alex Zanardi? Difficile dirlo, visto che la famiglia e l’entourage del pilota ed atleta paralimpico mantiene il massimo del riserbo e della privacy sulle sue condizioni. Quello che sappiamo è che Alex sta svolgendo quotidianamente cure riabilitative dopo una lunga degenza ospedaliera.
Di Zanardi ha parlato, recentemente, il suo vecchio manager Enrico Zanarini, anche lui bolognese doc, attivo negli anni scorsi sia in Formula 1 che nel campionato. GT Challenge.
Zanarini è stato il primo manager di Zanardi quando cominciò a correre da professionista. Il suo ricordo di Alex, confessato al Corriere di Bologna, è davvero intenso e particolare: “Lavoravo al settore sportivo in Alfa Romeo ma fu venduta alla Fiat e dunque mi ritrovai senza lavoro. Iniziai a fare il manager, seguivo Alex Zanardi. Era velocissimo, l’ho aiutato in F3 poi lui non ha mai più voluto un manager e una volta mi raccontò che è stato un errore”.
Oltre a Zanardi, il manager Zanarini ha anche avuto rapporti in Ferrari lavorando con Eddie Irvine, all’epoca in cui il pilota irlandese era compagno di squadra di Michael Schumacher. Proprio sul campione tedesco, Zanarini ha svelato un retroscena: “Ascoltarlo in cuffia era impressionate: guidava ma dava la sensazione di essere lì accanto agli ingegneri, capiva tutto. Michael ha vinto anche quando la macchina era un “cancello”, gli altri non ci riuscivano”.
Schumacher e Zanardi, due campionissimi uniti, purtroppo, dallo stesso beffardo destino.