Un affare già imbastito avrebbe potuto cambiare il destino di Federico Chiesa, rinato in questo inizio stagione.
Il mercato estivo, lungo ben oltre il mese ufficiale di trattative, è composto da affari conclusi, transazioni sfumate all’ultimo, colpi riusciti, nonché dai cosiddetti piani B che poi, per differenti motivi, restano in fase embrionale. Tra questi “pensieri” audaci, anche quello riguardante uno dei protagonisti di inizio stagione.
Federico Chiesa, dopo l’ultima stagione piena di ombre – 2 gol e 5 assist in 21 gare di campionato, ma solo 843′ in campo – ha decisamente aggiustato la mira. Il bomber di Genova in due gare ha segnato tre gol, brillando nei 233′ concessi da Massimiliano Allegri, di fatto oltre un quarto del minutaggio di tutta la scorsa serie A. A sorprendere è la forma ritrovata dell’ex Fiorentina, apparso scattante come nel periodo pre infortunio.
Ad agosto Chiesa sembrava vicino a lasciare la Juventus. Il suo pesante contratto, 5 milioni netti l’anno fino al 2025, di fatto, l’aveva messo in condizione di essere uno dei scarificabili del nuovo corso firmato Cristiano Giuntoli.
L’ex direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli, appena arrivato alla Continassa, ha fatto della sostenibilità economica il suo primo obiettivo. Alla fine in bianconero sono arrivati solo Timothy Weah e Arkadiusz Milik, quest’ultimo acquistato a titolo definitivo dal Marsiglia. Costi contenuti anche a causa delle mancate cessioni dei big. A Torino sono rimasti sia Dusan Vlahovic sia Chiesa stesso, per la felicità di Allegri che ha ritrovato una coppia d’ora nel reparto offensivo.
Chiesa, addio mancato: al suo posto era pronto un ex Milan
Chiesa alla Juventus è costato oltre 50 milioni, la volontà del giocatore però è sempre stata quella di dimostrare il suo valore, in Italia o comunque in un campionato top come la Premier o la Liga. L’attaccante non si è fatto ammaliare dalle sirene arabe.
La Juventus, in caso di cessione, si era tuttavia già premunita contattando Suso, già visto in Italia con le maglie di Milan e Genoa. Trenta anni il prossimo 19 novembre, il mancino è legato al Siviglia fino al 2025, compenso da 2,5 milioni netti l’anno. Secondo ‘Relevo’, la Juventus avrebbe pensato a lui se uno tra Chiesa e Kean fosse stato ceduto nella parte finale della sessione estiva.
Suso – 27 gol e 31 assist in 145 gare di serie A – aveva già dato l’assenso ai bianconeri. A bloccare tutto la permanenza in bianconero delle due punte. Alla fine la Juventus dovrà fare a meno delle performance di Suso, per la gioia dei suoi sostenitori che forse non hanno dimenticato il gol dell’1-1 che lo spagnolo ha segnato proprio alla Juve nella semifinale di ritorno dell’ultima Europa League. La gara poi era stata vinta poi 2-1 dai padroni di casa grazie alla rete di Erik Lamela.
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