Matteo Berrettini rischia di dover rimanere fuori a lungo. C’è grande attesa per l’esito degli esami alla caviglia infortunatasi a Flushing Meadows
Proprio quando sembrava che Matteo Berrettini avesse intrapreso un nuovo percorso di crescita, propedeutico a un graduale ritorno ad alti livelli, la doccia gelata dell’infortunio alla caviglia occorso in seguito a una caduta sul cemento di Flushing Meadows, ha fatto ripiombare tutti nello sconforto.
Il ventisettenne tennista romano, uscito in lacrime dal campo, è in questi giorni in attesa del responso degli esami diagnostici a cui è stato sottoposto. Sembra scontato si tratti di una distorsione alla caviglia, resta ovviamente da valutare la sua entità con i relativi tempi di recupero. Ma a quanto pare le sensazioni del diretto interessato non inducono all’ottimismo più sfrenato.
Berrettini teme che l’infortunio sia più grave del previsto e questo possa impedirgli di scendere in campo nell’ultimo segmento della stagione. Un vero peccato per il 27enne tennista romano che in queste ore ha dovuto incassare la frecciata di Nicola Pietrangeli: “Sembra Panatta, le gambette non riescono a sostenere un busto troppo grande“. Un giudizio pesante che senza dubbio Berrettini non avrà gradito.
Ma l’attesa è tutta rivolta all’esito degli accertamenti: questione di ore e sapremo se Matteo sarà in grado ad esempio di difendere i colori della Nazionale nei match di Coppa Davis in programma alla Unipol Arena Bologna a partire dal 13 settembre. In tal senso però le parole del ct azzurro Filippo Volandri non lasciano molte speranze.
Così come non sembra lasciarne il post apparso sul profilo Instagram del tennista romano che contiene un aggiornamento sulle sue condizioni di salute: “Di certo i miei Us Open non sono terminati come speravo – ha scritto Berrettini –. Sto aspettando l’esito degli esami e sono in stretto contatto con i medici da quando ho lasciato il campo. Grazie a tutti per i tanti messaggi. Presto vi darò ulteriori aggiornamenti”.
Finchè non uscirà una diagnosi ufficiale resta viva la speranza che il trauma distorsivo accusato alla caviglia destra si riveli meno grave del previsto e che consenta a Berrettini di tornare in campo tra non molto. Magari per le fasi finali della Coppa Davis in programma a Malaga a novembre, ammesso e non concesso che i suoi compagni di Nazionale riescano a passare il turno contro Canada, Cile e Svezia.
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