C’è un dettaglio sulle divise della Nazionale italiana di pallacanestro, il richiamo ad un successo storico che accompagna i ragazzi di Pozzecco.
La Nazionale italiana sta disputando i mondiali di basket, con risultati per il momento piuttosto soddisfacenti.
Quattro vittorie nelle prime cinque partite giocate finora. La prima contro l’Angola, poi la sconfitta contro la Repubblica Dominicana seguita dalla vittoria contro le Filippine in un palazzetto gremito di tifosi avversari, che ci è valsa la qualificazione al turno successivo.
La seconda fase è stata durissima, due partite dove l’Italia partita sfavorita e contro ogni pronostico, ha portato a casa in maniera magistrale. La prima contro la Serbia, uno dei giganti di questo campionato mondiale, battuta in rimonta giocando un ultimo quarto clamoroso. E poi la vittoria contro Portorico, per passare il turno e andare a giocare i quarti di finale. L’Italia, tra le prime otto del mondo, dovrà vedersela contro gli Stati Uniti. Una sfida che parte in salita, ma che fa parte della storia del nostro paese e di questa squadra, guidata da Gianmarco Pozzecco, che ormai ci ha abituato a prestazioni straordinarie.
Italbasket, la divisa ha un dettaglio: ecco quale e perché c’è
La divisa della Nazionale, di qualunque sport si tratti, ha sempre un fascino ed un valore particolare agli occhi dei tifosi. E quelle dell’Italbasket non sono da meno.
Macron ha creato una canotta ricca di dettagli per accompagnare Pozzecco, Datome, Fontecchio e Melli in questa avventura. L’azzurro ed il logo della FIP non possono mancare. All’interno dei bordi, bianchi, della divisa, c’è un bordino più piccolo dorato, che ha un motivo ben preciso. Quel dettaglio richiama la straordinaria vittoria dell’Italia a Nantes nel 1983, quando Sacchetti, Meneghin e Sandro Gamba in panchina conquistarono l’Europeo battendo la Spagna in finale.
Un particolare importante per la Nazionale, che porta addosso i successi passati, con l’obiettivo di conquistarne di nuovi senza dimenticare da dove si è partiti. Un dorato, richiamato anche nel colore dello sponsor tecnico, che per il momento ha spinto gli azzurri tra le prime otto squadre del mondo e, perchè no, magari li porterà tra le prime quattro dopo aver battuto i fenomeni americani degli Stati Uniti. Il cammino è in salita, ma a questo punto della competizione non bisogna avere più paura di nessuno.