Berrettini è pronto per lo Us Open. In attesa di esordire a Flushing Meadows, un ex collega si è esposto sulle sue condizioni
L’esplosione di qualche anno fa aveva lasciato credere che un potenziale del genere lo potesse portare in pianta stabile tra i primi 10 del ranking Atp a lungo. Invece infortuni e altri problemi lo stanno condizionando altamente.
In principio fu lui. Era il 2018 quando Matteo Berrettini inaugurava la nuova ondata del tennis italiano. Il giocatore romano è uscito pian piano, salendo alla ribalta internazionale a 22 anni. Da junior, parafrasando il grande maestro Rino Tommasi “era buono ma non straordinario”.
Con la maturità, invece, ci siamo ritrovati un tennista di altissimo rango, in grado di raggiungere la semifinale agli US Open e la finale a Wimbledon. Roba di non poco conto, a cui sommare ad esempio le vittorie al Queen’s e gli ottimi risultati nei Master 1000.
Poi però qualcosa si è inceppato. Lo scorso anno, quando doveva difendere la finale a Londra, ha saltato Wimbledon per Covid, cominciando da lì ad inanellare una serie di risultati nefasti e ben al di sotto delle aspettative. Problemi fisici ripetuti, soprattutto alla fascia dei muscoli addominali, abbinati ad un’insicurezza crescente a livello psicologico. Berrettini ha visto svanire quanto realizzato precedentemente e si è dovuto confrontare con problemi extracampo, tipici anche di altri sportivi.
Berrettini, non sarà affatto semplice: la previsione del collega
Il mese scorso a Wimbledon, Berrettini sembrava tornato di nuovo a discreti livelli, tanto da raggiungere gli Ottavi e perdere solo dal futuro vincitore Alcaraz. Adesso allo Us Open vuole provare a riscoprire quelle sensazioni favorevoli che lo hanno accompagnato in passato.
Tornare però ai livelli a cui ci ha abituato non è così semplice, come confermato anche da chi lo conosce bene. Andreas Seppi, fresco di ritiro dal tennis giocato, ha parlato ai microfoni di Sportkeeda Sport, spiegando proprio quali potranno essere le difficoltà più grandi.
“Matteo ha subito tanti infortuni e così diventa difficile poter tornare ai massimi livelli”. L’ex tennista azzurro ha poi aggiunto: “Con il tempo potrebbe anche tornare nella Top 20 o nella Top 10 ma ci vuole pazienza”.
Vedremo se il tennista romano riuscirà a mettersi alle spalle una serie di negatività che lo hanno pesantemente condizionato negli ultimi mesi. Il pubblico italiano è tutto dalla sua parte. A Flushing Meadows ne sapremo di più.