Marc Marquez ha svelato un particolare che nessuno sapeva. Il campione della Honda lo ha sempre tenuto nascosto
Una seconda parte di carriera in totale controtendenza rispetto alla prima. È come se il destino avesse deciso di far pagare a Marc Marquez un conto salatissimo per le vittorie a raffica conquistate fino a quattro anni fa. Il percorso in MotoGP del trentenne fuoriclasse di Cervera è stato qualcosa di straordinario: dal 2013 al 2019 Marquez ha centrato sei titoli iridati e un terzo posto.
Roba che soltanto il Valentino Rossi dei tempi d’oro è riuscito a fare. Ma ad un certo punto la dea bendata ha voltato le spalle al fenomenale pilota spagnolo, che ha inanellato una sequela di incidenti, infortuni e problemi fisici a causa dei quali ha rischiato di chiudere in anticipo la carriera.
Il lungo calvario che lo ha costretto a passare più tempo sul lettino del fisioterapista che in sella alla sua moto ne ha fiaccato il fisico e il morale. Lo dimostra il rendimento, del tutto negativo, che Marquez sta fornendo in questa stagione, quella del suo ritorno definitivo in pista. Non è più quello di una volta, si dice, ma non è così’.
Il pilota della Honda ha solo bisogno di tempo per tornare ad avere il feeling giusto con la moto, a sentirla come accadeva nei giorni migliori. Erano gli anni in cui non aveva avversari dominando da par suo la scena del motomondiale.
A fare la differenza erano la sua classe infinita e un istinto che pochi possono vantare. Un intuito così affinato da consentirgli di fare a meno del famigerato ‘pit board‘, le tabelle che i meccanici espongono dai box ai piloti fornendo loro una serie di indicazioni tecniche. Marquez ha confessato di non averne mai avuto bisogno, soprattutto in occasione dei test.
Le dichiarazioni in merito riportate da mowmag.com hanno lasciato basiti i suoi tifosi: “È tra il 2016 e il 2017 , quando avevo già una discreta esperienza in MotoGP – ha raccontato – che ho capito che, almeno nei test, sarebbe stato meglio per me non stare a guardare la pit board. Tanto se un cambiamento è significativo sulla moto lo senti dopo due giri, non è che devi farne per forza cinque solo perché è indicato nella pit board“.
Un particolare ulteriore che ci fa capire ulteriormente perché Marquez è stato ed è un campione assoluto della MotoGP. Trionfi i suoi, scaturiti da un feeling incredibile con la sua Honda, un mix talmente perfetto che poteva anche fare a meno .. del cronometro.
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