Dopo la strepitosa vittoria del Masters 1000 di Toronto, adesso Jannik Sinner corre un grosso rischio in vista degli US Open
A Toronto, Jannik Sinner ha finalmente vinto il primo titolo Masters 1000 della sua carriera. L’azzurro era atteso da tempo e, alla fine, ha rispettato le aspettative aggiudicandosi uno dei tornei più importanti della stagione.
Con questo successo, l’azzurro si è guadagnato il sesto posto della classifica mondiale, suo best ranking, ma a Cincinnati non è riuscito a superare l’ostacolo Lajovic che lo ha eliminato all’esordio con un punteggio di 4-6 (4)6-7. Un peccato per Jannik che, in Ohio, aveva la possibilità di ritoccare ulteriormente la sua posizione nel ranking.
Troppo ingente il dispendio di energie fisiche nella settimana canadese in cui ha battuto un avversario dietro l’altro, oltre al fatto che il serbo è un cliente scomodo un po’ per chiunque a dispetto di una classifica che attualmente lo vede al 66° posto.
Ora, però, il pensiero va inevitabilmente allo US Open, che si aprirà ufficialmente il 28 agosto. Un appuntamento super importante ma al quale Sinner vi arriva in una posizione difficile in virtù della stessa sconfitta prematura di Cincinnati.
Jannik Sinner, la sconfitta di Cincinnati pesa: allo US Open sarà davvero dura
Con i se e con i ma non si fa la storia, vero, ma è altrettanto vero che se Jannik si fosse spinto un po’ più avanti nel torneo, avrebbe potuto guadagnare la quarta posizione del ranking Atp. Ciò perché chi lo precede in classifica, in questo caso Holger Rune e Casper Ruud, hanno deluso le aspettative in Ohio con l’eliminazione ai sedicesimi, esattamente come l’azzurro.
Il danese è stato costretto a ritirarsi a causa di un problema fisico ad inizio secondo parziale del match con Mackenzie McDonald, mentre il norvegese è stato sconfitto in tre set da Max Purcell. E così, da lunedì, Ruud rimetterà la testa davanti a Sinner piazzandosi in quinta posizione e Rune guadagnerà una casella che lo farà salire in quarta.
Proprio il posto che avrebbe potuto occupare Sinner qualora fosse riuscito ad ottenere qualche vittoria a Cincinnati e che gli avrebbe aperto le porte ad un sorteggio favorevole agli US Open. Con il quarto posto, si sarebbe garantito il diritto di evitare i primi tre giocatori del seeding (quindi Alcaraz, Djokovic e Medvedev) almeno fino alle semifinali. Un rischio, questo di incontrare almeno uno dei top 3 prima delle semi, che Sinner corre davvero, indipendentemente dal posizionamento in tabellone.