Un clamoroso addio può sconvolgere l’Italia in queste ore. Un vero fulmine a ciel sereno che nessuno poteva attendersi
Quello di Roberto Mancini alla panchina della Nazionale non potrebbe essere l’unico addio in questa caldissima settimana di Ferragosto. All’orizzonte infatti potrebbe essercene un altro, anch’esso molto importante.
Il calcio italiano sta vivendo un momento particolarmente delicato, dovuto alle dimissioni di Roberto Mancini e alle difficoltà della FIGC di scegliere il sostituto. In realtà il successore è già stato individuato e risponde al nome di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo è però vincolato alla famosa penale da pagare per liberarsi dal Napoli, dopo aver firmato una separazione consensuale alla fine del campionato vinto a giugno.
Aurelio De Laurentiis sembra irremovibile sulla vicenda, pur non avendo dalla sua parte una ragione giuridica schiacciante. Questo perché la clausola sulle squadre concorrenti, che vincolerebbe Spalletti ad un anno sabbatico, non può esistere nei confronti della Nazionale italiana. A questo punto resta da capire se le parti riusciranno ad arrivare ad un accordo o si procederà a questo braccio di ferro anche per via legale.
Intanto la Federazione ha annunciato che entro domenica il nome del ct verrà ufficialmente comunicato. Le sfide a Macedonia del Nord e Ucraina, del 9 e 12 settembre (peraltro decisive per la qualificazione a Euro 2024) non possono aspettare e il tecnico che si insedierà a Coverciano deve avere il tempo per lavorare anche sulle convocazioni.
A quanto pare, però, l’Italia non dovrà fare a meno solo di Roberto Mancini ma a breve anche di Lele Oriali. L’ex team manager e bandiera dell’Inter è dal 2014 nello staff degli Azzurri, affiancando nelle loro avventure sia Conte che Mancini. Con il tecnico leccese ha vissuto anche un’altra parentesi all’Inter dal 2019 al 2021, salvo poi venir sollevato dall’incarico dopo l’addio dello stesso Conte.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Lele Oriali starebbe seriamente pensando di lasciare Coverciano dopo la presa di posizione di Mancini. Il suo contratto con la FIGC scade in realtà nel 2026, al termine dei Mondiali di Canada, Messico e Stati Uniti, ma la volontà per affrontare un altro biennio abbondante non sembra più esserci. Gravina dovrà in caso trovare una soluzione alternativa per il ruolo di team manager. Vedremo se l’annuncio arriverà nelle prossime ore.
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