In attesa che la Formula 1 riparta dall’Olanda, i tifosi della Ferrari accusano un altro colpo durissimo
Smantellare tutto e pensare già alla prossima stagione, oppure giocarsela asino alla fine? Ci sono due anime in Ferrari, ma alla fine punteranno nella stessa direzione. Se è vero che il Mondiale 2023, finora, è stato un ottovolante di emozioni, restano ancora dieci gare da qui alla fine partendo con Zandvoort e Monza.
Il terzo posto di Charles Leclerc a Spa ha dimostrato che il progetto tecnico della SF-23 può dare ancora soddisfazioni nonostante il divario con la Red Bull sia notevole. Il vero obiettivo adesso è riuscire a rimontare i 55 punti di distacco dalla Mercedes e arrivare seconda nel Mondiale Costruttori, piazzando almeno uno dei suoi piloti sul podio alle spalle di Max Verstappen e, forse, Sergio Perez.
Poi a Maranello penseranno al progetto 2024, anche se il realtà lo stanno già facendo. A favore della Ferrari, ma in fondo è un discorso che vale per tutti, c’è il fatto che i regolamenti tecnici ancora per due stagioni rimarranno gli stessi. Ecco perché, da qui alla fine del Mondiale, le gare serviranno soprattutto per provare nuove soluzioni tecniche in vista del 2024 e verificare la loro efficacia.
Le riunioni tra Fred Vasseur e il resto dello staff tecnico, a partire da Enrico Cardile che oggi è responsabile del telaio ma sarà il prossimo direttore tecnico, sono continue. Quindi già dall’Olanda e ancora di più nel Gran Premio di casa vedremo una Rossa nuova e forse anche più simile alle RB19.
Ferrari, l’ultimo aggiornamento è una mazzata
Quello che conta però alla fine sono i numeri e le classifiche spiegano chiaramente la crisi della SF-23. Basta fare un confronto tra il rendimento del 2022 e quello della stagione in corso fino alla pausa estiva per capire la differenza.
Ci sono squadre che volano, o almeno lo hanno fatto fino ad un paio di settimane fa. Come Aston Martin, in assoluto il team che ha totalizzato più punti rispetto alla passata stagione: erano 19 punti nel 2022, decisamente sotto la media delle attese, mentre sono 196 adesso, una differenza che parla molto chiaro.
Può suonare strano, ma anche la Red Bull sta facendo nettamente meglio e fino ad oggi ha totalizzato 107 punti in più rispetto alla passata stagione. Meglio di un anno fa anche McLaren e Williams, con 14 e 8 punti in più.
Tutti gli altri invece sono costretti ad inseguire, anche se con sfumature diverse. Mercedes e Haas hanno 23 punti in meno e AlphaTauri 24. Ma chi c’è in fondo alla classifica? Basta fare i conti per capirlo: la Ferrari quest’anno ha messo insieme 191 punti contro i 314 del 2022. Significa ben 123 punti di differenza, un gap per Leclerc e Sainz da qui alla fine della stagione dovranno provare a colmare.