Due anni fa la vittoria dei 100 metri alle Olimpiadi bissata poi con la staffetta. Ora non è un momento facile per Marcell Jacobs: l’ultimo aggiornamento è chiaro
In fondo è come se gli dei dell’atletica, invidiosi del suo successo, si fossero presi indietro tutto. Due anni fa, nel giro di pochi mesi, Marcell Jacobs era passato dal quasi anonimato al trionfo, stupendo il mondo.
Nonostante avesse vinto gli Europei indoor, nessuno immaginava che potesse fare il grande exploit sulla pista di Tokyo, in quella sera del 1° agosto 2021 che ha cambiato la storia. Poi si è ripetuto anche con la staffetta, alle Olimpiadi, ma da allora nulla è girato per il verso giusto. O quasi.
Fin da subito i media d’oltremanica avevano avanzato ombre pesanti sui risultati del velocista azzurro. Nessuna prova, nemmeno un indizio eppure è stato messo in croce. A marzo 2022 un nuovo trionfo, con il titolo di campione del mondo indoor dei 60 metri e, lo scorso agosto, a Monaco di Baviera il titolo europeo dei 100 in 9”95. In mezzo però anche tanti problemi fisici, compresi quelli che gli hanno fatto saltare i Mondiali di Eugene.
Quest’anno il trend è lo stesso. Prima un virus intestinale ed elongazione del bicipite sinistro, problemi al gluteo e contrattura della coscia destra. In ultimo la lombo-sciatalgia che gli ha fatto saltare la Diamond League. E quando è sceso in posta, come a Parigi qualche settimana fa, è stato l’ombra di se stesso.
Non ha gareggiato nemmeno a Chorzow, in Polonia, dove erano in programma gli Europei a squadre di atletica, inseriti negli European Games 2023. Italia in trionfo al termine di due giorni magici e lui a vedere le gare da casa. Questa volta per colpa di una “flogosi perineurale con stasi vascolare dell’emergenza dello sciatico a livello del forame ischiatico della coscia destra”. Un problema muscolare, l’ennesimo negli ultimi 24 mesi, che lo ha costretto ai box e ha fatto scattare l’allarme sulle su condizioni fisiche in vista dei Mondiali di Budapest.
Ultim’ora Jacobs, sta davvero per succedere
Ormai mancano due settimane alle rassegna iridata, ideale preambolo anche per le Olimpiadi di Parigi 2024, e gli interrogativi su Marcell Jacobs sono ancora aperti. Come un anno fa a Eugene marcherà visita (allora dopo le batterie) oppure riuscirà a lottare? Potrà andare a caccia di quell’oro che ancora manca nella sua bacheca e ritroverà mai lo scatto magico del 2021?
Una prima risposta l’ha data lui sui social nelle ultime ore ricordando quello che era successo sulla pista olimpica di Tokyo. Una serata che, anche grazie all’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, è entrata di diritto nella storia dello sport italiano.
Lo sa bene anche lui. “Due anni dopo la mia vittoria nei 100 metri alle Olimpiadi – ha scritto – rivivo un’emozione ineguagliabile, un trionfo che ha riscritto la mia storia. Oggi, l’eco di quel successo risuona dentro di me. Mi chiede di tornare sulla pista, di risentire l’energia del traguardo, la passione della competizione”.
E così è arrivata anche una risposta concreta. Jacobs infatti parteciperà al raduno delle staffette azzurre in programma a Roma dal 7 al 12 agosto. In quell’occasione dovrebbe ritrovare gli altri campioni olimpici della 4×100, ovvero Filippo Tortu, Fausto Desalu, Lorenzo Patta.
Ci sarà anche il neo arrivato, il campione europeo 2023 dei 60 metri Samuele Ceccarelli più Roberto Rigali e Marco Ricci. Solo lì capirà cosa può ancora fare e quali saranno davvero le sue condizioni in vista di Budapest.