Il mondo dello sport stravolto da un lutto che ha portato via una delle campionessa amatissima: in Italia ha vinto tutto
La storia dello sport non è fatta solo di grandi campioni, ma anche di grandi amori. Perché ci sono ottimi atleti stranieri che arrivano in Italia attirati dall’ingaggio, in campo fanno il meglio ma non riescono a legare con la città e dicono addio. Altri invece non sposano solo una squadra, ma un mondo e per questo c’è un’intera città in lutto.
A soli 46 anni infatti si è spenta Oxana Pavlyk, una delle più grandi campionesse che abbia mai giocato a pallamano in Italia. Originaria di Zaporižžja, in Ucraina, città oggi tristemente famosa per la sue centrale nucleare e per i bombardamenti dell’esercito russo, aveva cominciato a girare l’Europa per sport fin da giovane.
Prima è stata in Spagna, vestendo la maglia dell’Elda Prestigio di Valencia e, successivamente, era andata a giocare in Serbia con la maglia del Kruševac. A 26 anni però la vera svolta. Ha accettato di venire in Italia, per vestire i colori della Handball Salerno dove ha militato due stagioni. Avrebbe potuto staccare così, ma il suo legame con la città era diventato forte e così è passata alla PDO Salerno.
Lì ha vinto tre scudetti, altrettante coppe Italia e una Supercoppa Italiana, diventando una giocatrice simbolo fermo della formazione campana e ottenendo anche la cittadinanza italiana. Grazie a questo è stata anche convocata in Nazionale.
Durante tutto il suo periodo a Salerno, Oxana è riuscita a farsi voler bene dalle compagne e farsi rispettare dalle avversarie. Mancina naturale, giocava di solito all’ala destra e con la sua classe ha trascinato al PDO a risultati eccezionali.
Nel 2012, complici diversi problemi fisici, aveva deciso di ritirarsi e sembrava una decisione definitiva. Così la società, in suo onore, aveva anche scelto di ritirare ufficialmente la maglia numero 22, quella che indossava sempre.
In realtà però un anno dopo era tornata in campo perché l’amore per la pallamano e per il suo club era più forte di tutto. Ancora due stagioni e poi a 40 anni scelse di trasferirsi a Teramo, per un ultimo campionato italiano giocato da protagonista.
In seguito all’esperienza in Abruzzo smise definitivamente. Ma la sua vita ormai era in Italia e a Salerno, perché l’affetto di quella gente era stato il collante per trattenerla in Italia. E così, terminata questa volta veramente la sua carriera, si era fermata per sempre in Campania.
Ora sono in molti a ricordarla con affetto, a cominciare dal suo storico club: “Con profonda tristezza ed incredibile sgomento la Jomi Salerno apprende la notizia della prematura scomparsa di Oxana Pavlyk, straordinaria fuoriclasse, giocatrice unica, donna piena di gioia di vivere, serena e sorridente. Alla sua famiglia ed alle persone che l’hanno voluta bene rivolgiamo le più sentite condoglianze. Ciao Oxy, non ti dimenticheremo mai, sarai sempre nei nostri ricordi”.
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