Ad oltre due settimane dall’epilogo di Wimbledon, arriva l’ammissione che sorprende i fans del campionissimo serbo
Ora la parola d’ordine è riposo. Poi una costante riatletizzazione in vista dell’appuntamento più importante del finale di stagione: quegli US Open che l’anno scorso non ha potuto disputare a causa delle stringenti norme anti-Covid (il campione, come noto, non si è mai vaccinato contro il virus).
Il post Wimbledon di Novak Djokovic è tutto nel lento avvicinamento al Major staunitense: un torneo dove intende prendersi la sua rivincita contro Carlos Alcaraz, che lo ha detronizzato ai Championships impedendogli anche di coltivare il sogno del Grande Slam. Un qualcosa già sfuggito per un soffio nel 2021, quando sul cemento americano venne sconfitto in finale dal russo Daniil Medvedev.
A proposito ancora di Wimbledon, dove il serbo ha lottato con le unghie e con i denti col giovane fenomeno spagnolo, non sono passati inosservti alcuni visibili alterchi col suo angolo. In particolare col suo coach, quel Goran Ivanisevic già abbastanza noto per un carattere non certo facile. Soprattutto quando la posta in palio si fa alta.
L’ex tennista croato, nel corso di un’intervista rilasciata a Sportske Novosti, ha dato la sua versione dei fatti. Gettando acqua sul fuoco delle polemiche.
Ivanisevic vuota il sacco sul rapporto con Nole Djokovic
Dopo aver annunciato che il campione di Belgrado parteciperà al solo torneo di Cincinnati prima della kermesse di New York, Ivanisevic ha risposto a delle domande sul rapporto tra lui e Djokovic alla luce del visibile nervosismo mostrato da ambo le parti nel corso di alcuni match ai Championships.
“Non mi danno fastidio le reazioni di Nole. Si tratta di emozioni che in qualche modo deve tirare fuori. Parliamo un milione di volte e non ho alcun problema con lui“, ha ammesso l’ex tennista. Che poi ha dato una spiegazione ‘particolare’ con riferimento ad alcuni momenti di tensione.
“Liti con Novak? È una sciocchezza. La verità è che non riesco a sentire la metà delle cose che dice. Parliamo di stadi enormi, dove le persone urlano e non riesce nemmeno a sentire la metà di quello che dice“, ha ammesso l’ex campione di Wimbledon.
Questo da una parte tranquillizza chi aveva pensato che alla lunga i contrasti con lo staff tecnico avrebbero potuto pregiudicare la serenità del fuoriclasse di Belgrado; dall’altra, per coloro convinti che Ivanisevic non sia la figura adatta per Djokovic, mette una pietra su un possibile divorzio – tra l’altro mai oggetto di indiscrezioni in tal senso – tra il 23 volte campione Slam e il suo coach.