A quasi trent’anni dalla sua tragica scomparsa, spunta una telefonata di Ayrton Senna la sera prima dell’incidente di Imola: brividi
La prossima primavera saranno passati trent’anni ma in realtà nella testa di molti è come se fosse appena successo. Il 1° maggio 1994 la Formula 1 perdeva per sempre uno dei suoi eroi e Ayrton Senna entrava per sempre nella leggenda.
Già nei giorni successivi all’incidente sulla pista di Imola ma, soprattutto negli anni avvenire, sono emerse verità sull’episodio anche diverse da quelle processuali. Un incidente che non è stato tragica fatalità, perché qualcosa nella sua Williams non aveva funzionato. Ma soprattutto sono state molte le testimonianze che hanno parlato di un campione più nervoso del solito, quasi rassegnato al suo destino perché vedeva segnali inquietanti.
Nella prima sessione di qualifica di quel GP di Imola, la Jordan guidata dal suo giovane connazionale Rubens Barrichello, alla Variante bassa aveva preso un cordolo ed era stata proiettata in aria ad oltre 200 km/h. Un botto terribile, da quale il futuro pilota della Ferrari si salvò grazie alla prontezza del medico, Sid Watkins.
Il giorno successivo, sabato 30 aprile, un altro schianto questa volta fatale. Roland Ratzenberger, pilota austriaco, ha impattato a quasi 315 chilometri orari con la sua Simtek, morendo sul colpo. Due incidenti terribili che spinsero Senna a fare una richiesta a Frank Williams: dovevano fermarsi tutti, convincendo Bernie Ecclestone a sospendere la gara.
Ipotesi respinta al mittente. Così il GP di Imola si è disputato regolarmente. Fino a quel terribile botto al Tamburello, i primi soccorsi, la corsa disperata in ospedale, la morte due ore dopo per il grande Ayrton. E il dolore che solo la scomparsa di un grande campione può provocare.
Retroscena Senna: è successo la sera prima di morire
All’epoca da circa un anno Ayrton Senna faceva coppia con una giovane connazionale, la 21enne modella Adriane Galisteu. Si erano conosciuti al Gran Premio del Brasile 1993, poi si erano fidanzati anche se lei alla famiglia del campione non piaceva. E non a caso il giorno dei funerali a San Paolo fu costretta a seguirli tra il pubblico, non con loro.
La stessa Adriane ha raccontato molti anni dopo a Sportsmail.com che Ayrton aveva capito che qualcosa stava per succedere. La sera prima del suo incidente l’aveva chiamata ed erano rimasti a lungo a parlare, perché aveva bisogno di sfogarsi. Era dispiaciuto per l’incidente di Barrichello che si trovava ancora in ospedale ed era frustrato per la morte di Ratzenberger.
“Vi svelo il contenuto di quella telefonata. Ho sentito un’angoscia nella sua voce che non avevo mai sentito prima. Ricordo di avergli detto di non correre la gara. Ma lui mi rispose che amava troppo la sua professione, e non poteva tirarsi indietro”, questa la confessione della modella.
Lei era in Portogallo, nella villa del campione in Algarve e da lì stata seguendo la gara. Dopo l’incidente pensava che si sarebbe ripreso ma ogni replay mostrava con chiarezza e crudezza una situazione drammatica. Con un aereo privato decise di volare insieme ad una sua amica fino a Bologna, ma mentre si stavano per imbarcare arriva la tragica telefonata: era un amico che le spiegava di non partire, non serviva più.
A lei sono serviti diversi anni per riprendersi. Nel 2010 ha sposato l’impresario Alexandre Iodice, dal quale ha avuto il piccolo Vittorio. Il ricordo di quella giornata e di quel dramma non le passerà mai.