Sinner ha già un biglietto prenotato per l’appuntamento più importante dell’anno: i tifosi possono iniziare a esultare.
Wimbledon 2023 è in archivio. Per Jannik Sinner le semifinali raggiunte sono già un traguardo da poter mettere a curriculum. Un risultato importantissimo per un giocatore prossimo ai 22 anni, proiettato già verso i futuri impegni.
Per ora si gode un periodo di meritato riposo che dovrebbe durare fino al Masters 1000 di Montreal in programma a inizio agosto. Ma intanto le buone notizie non finiscono, e i tifosi possono iniziare a esultare: Jannik ha infatti già un biglietto prenotato per l’appuntamento più importante dell’anno.
Bando alla scaramanzia. Sinner nel 2023 sarà uno degli otto maestri che si sfideranno alle Nitto ATP Finals. Onore che aveva tra l’altro già avuto nel 2021, quando però riuscì a entrare nella competizione solo in quanto riserva, dopo il forfait per problemi fisici di Berrettini.
Stavolta, invece, la qualificazione se l’è guadagnata sul campo, giocando tornei straordinari e raggiungendo grandi traguardi, compresa un’eccezionale semifinale di Wimbledon. Con un cammino del genere, è inevitabile immaginare che possa diventare il quarto italiano qualificato alle Finals, dopo Panatta e Barazzutti negli anni Settanta e proprio Berrettini, protagonista nel 2019 e nel 2021.
Certo, alla qualificazione manca ancora la certezza aritmetica. Ma stavolta lasciarsi andare alla scaramanzia potrebbe essere fuori luogo. E non lo dicono i tifosi, bensì i numeri. Tutti i dati e le statistiche degli ultimi anni giocano infatti a favore di Sinner.
Sinner verso le ATP Finals di Torino: la matematica non mente
Grazie alla semifinale di Londra, Sinner è riuscito a portarsi al quinto posto nella Race, dietro solo ad Alcaraz (primo qualificato in maniera aritmetica), Djokovic e Medvedev (anche loro quasi aritmeticamente dentro), appaiando Tsitsipas a quota 3175 punti. Un bottino che negli ultimi anni è bastato per raggiungere le Finals in cinque delle ultime sei edizioni (la sesta l’avrebbe mancata per soli 100 punti). Non essere ottimisti sarebbe quindi una sciocchezza.
Se non bastassero i precedenti, va considerato anche il distacco che adesso il tennista altoatesino ha accumulato dall’attuale nono nella Race, Taylor Fritz, distante precisamente 1000 punti. Una vera montagna da scalare per un tennista di valore ma che non ha certo il pedigree da giocatore in grado di vincere tutti i tornei da qui alle Finals.
Inoltre il rendimento di Sinner in questo 2023 è stato talmente alto da non far ipotizzare minimamente un tracollo nei prossimi mesi. Basta fare una proiezione per poter comprendere quanto Torino sia ormai in tasca. Lo scorso anno, dopo Wimbledon, Jannik disputò sette tornei, raccogliendo 800 punti. Un bottino che basterebbe ampiamente per permettergli di rientrare nei magnifici otto.
Considerando poi che fin qui in stagione Sinner non ha mai deluso negli appuntamenti importanti, fatta eccezione per Roma e Parigi, immaginare che possa anche aumentare il suo bottino di punti rispetto alle proiezioni non è per nulla eccessivo. I prossimi grandi tornei, Toronto, Cincinnati e New York, lo hanno visto infatti protagonista nelle ultime edizioni. Ricordiamo che nel 2022 il campione si è spinto fino al terzo turno nei due Masters 1000 e fino quarti agli US Open.
E anche nel peggiore dei casi avrebbe comunque ancora Shanghai (Masters a cui non ha mai partecipato fin qui in carriera) e Parigi-Bercy per cercare di recuperare terreno, qualora uno dei suoi rivali dovesse avvicinarsi troppo.
Senza nasconderci troppo, possiamo dunque esultare. Salvo infortuni o problemi di altro genere, Sinner a Torino ci sarà. E la sensazione è che, con l’aiuto del pubblico di casa, possa anche presentarsi alle Finals con buone chance di fare bene. Quale può essere l’obiettivo? Riuscire a superare il Round Robin, come minimo. Il resto dipenderà da molti fattori oggi imprevedibili.