Novak Djokovic si appresta a prendere una decisione importante. Si attende solo l’ufficialità
Dopo aver perso la finale di Wimbledon con Carlos Alcaraz, l’ex numero uno del mondo deve fare i conti con un calendario fittissimo e con delle scelte obbligate in vista dello US Open, altro grande obiettivo stagionale.
L’obiettivo non dichiarato ma chiaro di Novak Djokovic per il 2023 era quello di dare l’assalto al Grand Slam. Un obiettivo che, nell’era Open, è riuscito solo a Rod Laver (1969) e che è sfuggito anche a Federer e Nadal. Il serbo era arrivato ad un passo dallo storico traguardo nel 2021, quanto nella finale degli US Open tutto è sfumato per “colpa” di Medvedev.
Questa volta ad interrompere i sogni di gloria ci ha pensato Carlos Alcaraz e la sua meravigliosa prova a Wimbledon. Lo spagnolo ha vinto il suo secondo Major in carriera (dopo Flushing Meadows) e si è garantito un’estate da numero uno del mondo. Nole, dal canto suo, vuole chiudere l’anno da primatista del ranking ATP e per far questo non deve sbagliare. Il torneo di New York non è poi così lontano (si comincia l’ultima settimana di agosto) e in mezzo ci sono i Masters Mille di Montreal e Cincinnati.
La programmazione di Djokovic è sempre molto oculata, specie ora che a 36 anni deve saper gestire le forze nel migliore dei modi.
Djokovic cambia i programmi per l’estate: l’indiscrezione
Secondo quanto riferito dal sito serbo SportKlub, solitamente molto informato sulle questioni relative a Djokovic, il primatista di vittorie Slam rinuncerà a partecipare al Masters di Montreal, in programmadal 7 al 13 agosto. Questo per poter arrivare nel migliore dei modi a Cincinnati (13-20 agosto), dove resta confermata la sua iscrizione e poi direttamente a New York.
Tra l’altro quest’estate sarebbe potuto tornare per la prima volta in Nord America senza limitazioni relative al Covid. Sia Canada che Stati Uniti hanno infatti abolito ormai da mesi le restrizioni relativi a vaccinazioni e tamponi per il SarsCov2.
Dando priorità ai tornei dello Slam, Nole ha deciso di arrivare il più fresco possibile negli Stati Uniti. D’altronde anche prima di Parigi ha saltato il Master 1000 di Madrid, giocando solo Montecarlo e Roma. Con Alcaraz la sfida potrebbe ripetersi anche sul cemento newyorkese dove saranno presenti anche i nostri Sinner, Musetti e Berrettini con quest’ultimo che deve difendere il quarto di finale perso, lo scorso anno, con Ruud.