Matteo Berrettini è stato sconfitto da Carlos Alcaraz agli ottavi di finale del torneo di Wimbledon ma sembra uscito dal tunnel della crisi
Non tutte le sconfitte sono uguali e non tutte portano per forza di cose delusione e amarezza. Quanto accaduto a Matteo Berrettini al torneo di Wimbledon ne è la prova certificata. Il ventisettenne tennista romano è stato sì battuto dal numero uno del mondo Carlos Alcaraz, arrivato al torneo londinese con lo status di favorito al pari di Novak Djokovic, ma ha ritrovato se stesso dopo un periodo di crisi che pareva interminabile.
Sull’erba dell’All England Club si è rivisto, in parte, il campione che arrivò in finale nel 2021. La maratona con Sonego e le vittorie convincenti contro De Minaur e Zverev hanno rilanciato le azioni di Berrettini che sembra aver ritrovato in un colpo solo smalto e condizione fisica.
E soprattutto si è rivisto un atleta con la A maiuscola, di nuovo consapevole delle sue qualità e della sua forza. Forse non è ancora il Matteo Berrettini che un anno e mezzo fa era arrivato al 6/o posto del Ranking Atp, ma di certo quello compiuto a Wimbledon è un primo passo molto importante verso un suo ritorno ad alti livelli. E nella conferenza stampa andata in scena al termine della gara contro Alcaraz, Berrettini è apparso più che soddisfatto.
Berrettini riparte di slancio, ora i tifosi possono gioire
“Il risultato mi ha dato torto e sono uscito agli ottavi e quasi certamente tra qualche tempo nessuno si ricorderà di questo quarto turno che ho conquistato a Wimbledon, ma per me questi nove giorni sono stati speciali, direi qualcosa di unico”. Queste parole pronunciate subito dopo la partita contro il giovane talento spagnolo dicono tutto o quasi.
Davanti ai microfoni e ai taccuini dei cronisti Berrettini appare quasi commosso, senz’altro rinfrancato da questa avventura sull’erba di Wimbledon: “Per come sono arrivato qui questo cammino vale più di un quarto turno, sono stato per troppo tempo imprigionato in un limbo, ma ora ne sono uscito“.
Non sta nella pelle il tennista romano che ora sente di poter ripartire alla grande, considerando gli ottavi raggiunti al torneo londinese come un prezioso trampolino di lancio in vista dell’ultima parte di stagione. A una condizione: “Ho scoperto che quando sto bene i risultati arrivano. Dobbiamo capire la programmazione da fare adesso, ma devo stare bene, è quella la mia priorità“. Finalmente, il tennis italiano (e non solo) ha ritrovato un grande protagonista. Era ora.