A poche settimana dall’appuntamento più importante dell’anno per il suo sport arriva la notizia che nessuno aspettava: il ritiro è immediato
Mancano meno di due mesi al via della Coppa del Mondo 2023 di rugby in Francia e le big affilano le armi. Come gli All Blacks che erano attesi dalla sfida clou nel Rugby Championship, quella con i rivali del Sudafrica battuti 35-20.
Un successo che arriva a poche ore da una notizia triste per la palla ovale sudafricana. Uno dei simbolo negli ultimi quindici anni degli Springbock, François Steyn, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e lo farà con effetto immediato.
Un colpo di scena che ha avuto effetto anche sulla nazionale sudafricana che al Mount Smart Stadium di Auckland non è mai stata in partita. Gli All Blacks di Ian Foster, che dopo la Coppa del Mondo lascerà il posto di capo allenatore, già la settimana scorsa in Argentina avevano dimostrato di aver cominciato a tutta il torneo dell’Emisfero Sud.
In effetti è stato così anche contro gli Springbocks, con una partita divisa in tre blocchi. Nella prima mezz’ora solo neozelandesi in campo e primo tempo chiuso sul 20-3. I primi venti minuti della ripresa però sono stati di marca sudafricana, con la partita riaperta sul 23-15. Ma nel finale anche grazie a Mo’unga gli All Blacks hanno allungato di nuovo chiudendo i giochi. E considerando che nell’altra sfida l’Argentina ha vinto in Australia 34-31 con una meta nel finale, il successo nel torneo è cosa quasi fatta.
Prima della Coppa del Mondo, in realtà, ci sarà una nuova sfida tra due delle squadre più forti e amate, anche se al momento la numero uno del ranking è l’Irlanda. Si giocherà il 25 agosto a Londra, ideale preambolo di quello che succederà da settembre.
Una partita che ha visto spesso François Steyn come protagonista, anche se questa volta ha deciso di fare soltanto da spettatore. A 36 anni e dopo aver vinto due mondiali con la maglia della sua nazionale, quelli del 2007 e del 2019, è arrivata la decisione ufficiale.
Il fisico ormai non lo sorregge più come un tempo, lo ha capito in questa stagione giocata con la maglia dei Cheetas. E così anche se non è mai facile dire basta, dopo aver meditato per diversi mesi sul suo futuro ha capito che era arrivato il momento di staccare.
Steyn non rientrava nei piani tattici dello staff sudafricano per la Coppa del Mondo anche perché negli ultimi anni è stato molto limitato dagli infortuni. Adesso per lui recuperare sarebbe troppo complicato e quindi è meglio smettere.
“Non ho rimpianti, ma non è proprio la fine di carriera che mi sarei aspettato. Ognuno di noi sogna di poter scegliere quando smettere, ma alla fine mi sento fortunato per quanto fatto in campo e per tutte le opportunità che ho avuto. Ora è tempo di guardare avanti”. In tutto per lui 78 caps con la nazionale, con 11 mete e 178 punti complessivi.
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