Vika Azarenka “cita” Mourinho dopo la sconfitta a Wimbledon: il gesto della campionessa bielorusso non lascia spazio a dubbi.
Cos’hanno in comune Victoria Azarenka e José Mourinho? Fino a pochi giorni fa, non molto, a dirla tutta. Lui è uno degli allenatori tra i più vincenti della storia del calcio, un grande protagonista sulla panchina delle più forti squadre al mondo. Lei è una grande tennista, ex numero uno WTA, due volte vincitrice degli Australian Open, tre volte finalista agli US Open, almeno una volta semifinalista in ogni torneo dello Slam.
Insomma, una giocatrice di altissimo livello, che in questi giorni si è resa protagonista di un gesto clamoroso. Un gesto, appunto, degno dello Special One.
Il fattaccio, se così vogliamo chiamarlo, è accaduto durante il match, emotivamente di altissimo impatto, che ha visto protagoniste proprio l’arrembante Vika, attualmente numero 20 al mondo, e l’ucraina Elina Svitolina, ex numero tre al mondo rientrata da pochi mesi nel circuito dopo la nascita della figlia avuta dal collega tennista Gael Monfils.
Le due si sono sfidate sul prato verde di Wimbledon negli ottavi di finali. Una partita destinata a rimanere nella storia, e non solo per i contenuti tecnici. La tensione tra le due era infatti evidente, anche per l’ormai inevitabile clamore che suscita uno scontro tra un’atleta ucraine e un’altra russa o bielorussa come nel caso di Vika.
Alla fine ha prevalso la Svitolina (2-6 6-4 7-6; 11-9 al super tie break) e la Azarenka ha lasciato il campo tra i fischi da parte del pubblico. Contestazioni accolte dalla bielorussa in maniera a dir poco particolare.
Subire una rimonta del genere per Vika è stato sicuramente molto doloroso. Uscire sconfitti a Wimbledon al tie-break, dopo aver lottato punto su punto e arrendendosi solo con il punteggio di 11-9, è difficile da accettare. Azarenka però è ormai una giocatrice matura e sa che a volte l’avversario può essere più bravo o fortunato. Quel che invece non accetta è che il pubblico possa rivelarsi poco comprensivo di quanto sta accadendo in campo.
Al termine del match, le due giocatrici si sono infatti dirette verso il giudice di sedia per il consueto saluto, ma non si sono strette la mano. Solo Vika si è lasciata andare a un cenno da lontano. Ormai si sa, è la prassi da quando è iniziata la Guerra in Ucraina.
Un “protocollo” che evidentemente non è molto apprezzato dalle parti di Wimbledon. Non a caso, i tifosi si sono scagliati contro le due protagoniste, fischiando in particolare proprio la tennista bielorussa. Ma Azarenka non ha accettato questa contestazione e ha deciso di rispondere a modo suo, con un gesto molto strano verso il pubblico.
Per molti avrebbe addirittura imitato il gesto delle manette di Mourinho, come a voler dire “non posso fare altrimenti, ho le mani legate“. Non sappiamo quale sia la verità, ma quel che è certo è che questa partita è destinata a rimanere davvero nella storia.
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