Matteo Berrettini è finalmente tornato a vincere e l’ha riconquistata. Adesso però dovrà impegnarsi per mantenerla.
Finalmente Berrettini. Dopo mesi di risultati negativi, di problemi fisici, di rumor che lo volevano molto più concentrato fuori dal campo che sulla sua carriera, Matteo si è tolto una bella soddisfazione a Wimbledon, raggiungendo gli ottavi di finale in maniera straordinaria, match dopo match, tenendo testa anche a un fenomeno come Carlos Alcaraz.
Vittorie che hanno consentito a Berrettini anche un’importante riconquista. Non c’è ovviamente alcun riferimento alla sua vita privata. Matteo, fino a prova contraria, non ha alcuna intenzione di riconquistare la sua ex, Ajla Tomljanvoic, e anzi si sta godendo un momento di grande serenità con Melissa Satta. Ancor più adesso che i risultati sono tornati a sorridergli, scacciando via le malignità di chi presta troppo attenzione al gossip, senza considerare i veri problemi che possono frenare la carriera di un giocatore.
Al di là delle battute, con le vittorie di Wimbledon Berrettini è riuscito a riconquistare qualcosa di ancora più prezioso per la sua carriera e, adesso, può guardare con fiducia al futuro, consapevole però che il difficile viene adesso. Perché conquistare qualcosa,o qualcuno, è complicato, ma mantenerla può diventare a volte impossibile.
Berrettini, che balzo in avanti: ora può sorridere
Dopo mesi di crollo verticale, Berrettini è finalmente riuscito a riconquistare posizioni nel ranking ATP. E non è un dettaglio da sottovalutare. L’ex numero uno d’Italia, prima di Wimbledon, aveva infatti incamerato una serie di risultati negativi, tra sconfitte e infortuni, che lo avevano portato a rischiare di uscire addirittura dalla top 50. E sarebbe stato un disastro, sportivamente parlando, anche perché avrebbe minato fortemente la fiducia di un giocatore che, fino a non molto fa, era stabilmente in top 10.
Dopo essere finito al 38esimo posto alla vigilia di Wimbledon, con i 180 punti incamerati grazie agli ottavi conquistati nello Slam verde, Berrettini riuscirà a compiere un bel balzo di sei posizioni, raggiungendo provvisoriamente la 32esima posizione con 1262 punti all’attivo. Una posizione che riuscirà a tenere anche alla fine del torneo, considerando che la vittoria di Sinner su Safiullin gli ha evitato un sorpasso da parte del russo, rivelazione di questa edizione dei Championship.
La risalita è dunque cominciata e, considerando quanto sia importante rimanere nella top 32, anche in vista del prossimo US Open di settembre, Berrettini dovrà fare di tutto per cercare di mantenere la posizione, o magari di migliorarla ancora. Impresa non così difficile, a dirla tutta.
Se a luglio ha infatti da difendere i 150 punti della finale di Gstaad, ad agosto basterà poco per fare il pieno di punti. Nei due Masters Mille di Toronto e Cincinnati dello scorso anno, Matteo è stato infatti protagonista in negativo, con una sconfitta al primo turno in entrambi. 20 punti da difendere: praticamente nulla.
Il grande problema arriverà a settembre. Con un exploit, nel 2022 allo Us Open, aveva raggiunto i quarti di finale. Fare meglio in questo tormentato 2023 non sarà per nulla semplice. Ma si tratta dell’ultimo scoglio da poter superare per un gran finale sul cemento indoor. Al di là dei 150 punti di Napoli, torneo quest’anno non in programma, potrà infatti cercare di incamerare punti importanti durante tutto l’autunno nei tornei indoor.