Fabio Fognini, in una recente intervista, ha parlato delle sue condizioni, rivelando anche quella che è una sua ambizione
A causa dello strappo addominale accusato in occasione del doppio con Simone Bolelli al Roland Garros, Fabio Fognini è uno dei grandi assenti di Wimbledon 2023. Il tennista ligure non è riuscito a riprendersi del tutto. Avrà bisogno ancora di circa tre settimane per rimettersi in forma e tornare a competere.
Un’assenza inevitabile, la sua, ai Championship dove i tennisti italiani stanno ben figurando nel torneo maschile con Jannik Sinner arrivato fino ai quarti di finale e un ritrovato Matteo Berrettini, sconfitto agli ottavi dal numero uno del mondo, Carlos Alcaraz.
Risultati che faranno sicuramente piacere a Fabio Fognini, il quale punta a rimettersi in forma per il prosieguo della stagione che avrà uno dei suoi momenti clou con la Coppa Davis a inizio settembre, competizione dove l’azzurro dovrebbe essere tra i convocati da capitan Volandri per il doppio.
Fabio Fognini non si ferma e svela in diretta il suo sogno
Proprio la Coppa Davis potrebbe essere uno dei grandi obiettivi di Fognini, ormai giunto nella parte finale di una carriere che ha avuto il suo apice con il trionfo del 2019 al Masters di Montecarlo. In precedenza, nel 2015, ha vinto gli Australian Open in doppio, insieme a Simone Bolelli, oltre ad aver raggiunto nel 2011 anche i quarti di finale del Roland Garros. Risultati che si sommano agli altri 8 titoli Atp, gran parte dei quali sull’amata terra battuta.
Fabio Fognini lo sa che è vicino alla conclusione della sua carriera. Eppure non vuole affatto mollare e, anzi, punta a concedersi un’altra. Lo ha dichiarato apertamente in una recente intervista con Stefano Meloccaro, alla quale ha partecipato anche la moglie ed ex tennista, Flavia Pennetta.
La sua ambizione non è tanto quella di vincere qualcosa (il che può sempre accadere) quanto l’opportunità di competere senza i problemi che hanno limitato le prestazioni recenti: “Il mio sogno è quello di giocare per sei mesi senza un infortunio, per vedere realmente quello che sono ancora capace di dare e di fare. Poi magari, passano sei mesi, mi guardo allo specchio e penso di non poter più fare questo sport. Chissà”.
Impossibile non sperare che accada. Fabio se lo merita davvero per quanto fatto per il tennis italiano di cui è stato ed è tuttora, un simbolo insieme a Sinner, Berrettini, Musetti e Sonego.