Le prime giornate del prestigioso Major londinese hanno regalato da subito due verdetti inaspettati: eliminazioni clamorose
No, stavolta la pioggia non c’entra. C’entra, forse, la disabitudine ad una superficie che probabilmente gli atleti avrebbero dovuto testare in più partite di preparazione, prima di affacciarsi al proscenio di Wimbledon.
Se poi pensiamo che, in uno dei due clamorosi verdetti del secondo turno, il tuo avversario è l’idolo di casa e tu lamenti anche un problema fisico – con relativo medical time out nel corso del quarto set – la frittata è fatta.
Il prestigioso Slam londinese non è affatto nuovo a regalare sorprendenti eliminazioni delle teste di serie nei primi turni. Con qualche rilevante eccezione – pensiamo ad almeno un paio di precoci uscite dal torneo, nel corso degli anni, di un certo Rafa Nadal – la maggior parte delle sorprese escono sempre dal tabellone femminile. Peraltro da sempre foriero di harakiri delle favorite o di expolit delle underdog in quasi tutti i Major del circuito.
Quanto accaduto però sul campo centrale dell’All England Club e sul periferico campo 18 – lo stesso dell’invasione dei due ambientalisti durante il match tra Dimitrov e il giapponese Shumabukuro – ha destato scalpore. Il torneo in un colpo solo ha perso il numero 4 e il numero 9 del seeding.
A scriverlo forse nemmeno ci si crede. Casper Ruud, il finalista dell’ultima edizione del Roland Garros, è già fuori dai Championships. Vittima di problemi fisici che però non possono da soli spiegare il clamoroso tracollo contro il padrone di casa Liam Broady, numero 142 del ranking ATP e autore della più grande impresa della sua carriera.
Sotto due set ad uno contro il campione norvegese, il britannico, trascinato dal pubblico, ha spazzato via Ruud 6-3 6-0 nel quarto e quinto parziale, estromettendo dalla kermesse uno dei possibili candidati per lo meno alle semifinali del Major.
Sul succitato campo 18 non è andata meglio a Taylor Fritz, l’americano testa di serie numero 9 che rispetto a Ruud avrebbe dovuto avere – ed ha – maggiore dimestichezza con la superficie erbosa. Dopo aver vinto con relativa facilità i primi due parziali contro lo svedese Mikael Ymer, l’americano si è fatto rimontare, uscendo mestamente da un torneo che avrebbe potuto annoverarlo tra i grandi protagonisti.
L’edizione di Wimbledon più ricca di tutti i tempi ha dunque perso prematuramente due delle possibili attrazioni. ‘Alla prossima sorpresa‘, sussurra già qualcuno. Sperando che queste non riguardino gli atleti italiani ancora in corsa nel prestigioso Slam.
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