Una vera e propria svolta per le tenniste a Wimbledon. Finalmente cambia la regola a loro favore.
In questi giorni sta entrando nel vivo il torneo di tennis più atteso e seguito del mondo, durante tutto l’arco della stagione. Vale a dire Wimbledon, la competizione che si svolge sull’erba verde di Londra sempre nel periodo estivo.
Wimbledon è un’istituzione storica, forse l’unico torneo di tennis della stagione che vanta delle regole e delle tradizioni quasi intoccabili. Come per esempio l’abbigliamento: tutti i partecipanti, sia al torneo maschile che femminile, devono indossare un outfit completamente bianco, come impone il dress code tramandato già dallo scorso millennio
Ma questa imposizione sta pian piano decadendo, per favorire soprattutto le tenniste donne che vi partecipano. C’è un motivo infatti ‘anatomico’ dietro ai cambiamenti che l’organizzazione di Wimbledon sta mettendo in atto. Ovvero la possibilità che le atlete possano avere il proprio ciclo mestruale durante la competizione.
Un cambiamento storico che è dovuto alle richieste del circuito WTA; diverse atlete hanno manifestato agli organizzatori di Wimbledon che indossare un abbigliamento “total white” fosse poco adatto e a volte fastidioso per coloro costrette a giocare durante il periodo del ciclo.
Come ammesso dalla campionessa statunitense Coco Gauff: “Avevo il ciclo l’anno scorso durante Wimbledon, ed è stato molto stressante. A volte andavo in bagno solo per controllare e assicurarmi che non si vedesse niente”. L’abbigliamento bianco infatti rischia di sottolineare le possibili perdite durante questo delicato periodo del mese per le atlete.
Ma nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio: le tenniste hanno il permesso di indossare un abbigliamento intimo (quindi reggiseno e mutande) di un colore medio-scuro e non forzatamente legato alla tradizione del bianco. A patto che tale intimo non sia più lungo di gonnellino o pantaloncini indossati in gara.
Una piccola rivoluzione che però ha il pregio di sdoganare una situazione anatomica assolutamente naturale e giusta da affrontare, visto che può capitare di avere il ciclo mestruale durante tale torneo, che fra l’altro dura due settimane. Ma c’è anche chi non è proprio d’accordo con questa trovata.
Come Ons Jabeur, tennista tunisina che ha dichiarato le proprie perplessità sull’utilizzo di un intimo colorato in caso di ciclo: “In primis credo che tutti dovremmo essere meno paranoici su questa cosa. Poi indossando un intimo diverso tutti capiranno che si ha il ciclo. Quindi non so fino a che punto questa è una cosa buona, ho sentimenti contrastanti”.
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