La crisi di Marc Marquez sembra non conoscere fine, ma l’ultima conferma ufficiale è davvero clamorosa: non era mai successo
Il Motomondiale è andato in vacanza e certamente farà bene e a tutti ricaricare le pile. In particolare a chi, come Marc Marquez, ha vissuto un inizio di stagione da incubo e non trova una via per uscire dalla sua crisi personale.
Ora che l’otto volte campione del mondo ha sistemato i problemi braccio in maniera definitiva, l’idea era quella di tornare a competere con i migliori. Marc, tuttavia, non è ancora al top e la sua Honda HRC è lontana parente di quella che aveva dominato la scena fino al 2019.
Molto è cambiato dopo il suo incidente a Jerez, praticamente tre anni fa. Da allora il campione di Cervera non è più riuscito a trovare la forma fisica, complici i quattro interventi all’omero del braccio destro. E il suo team, in assenza del numero uno, non ha più saputo sviluppare una moto vincente.
Così il distacco dalla concorrenza, stagione dopo stagione, si è ampliato in maniera imbarazzante. Oggi domina la Ducati con le sue Desmosedici, ma anche la KTM è cresciuta molto e l’Aprilia resta la terza forza del campionato in MotoGP. Yamaha e Honda, le due Case che si sono divise quasi in esclusiva i titoli negli ultimi vent’anni, invece stanno affondando.
Ecco perché Dorna teme che dopo l’addio improvviso di Suzuki alla fine del 2022, anche gli altri giapponesi stiano meditando decisioni clamorose. Un primo rimedio sarà aumentare le concessioni ai due Costruttori in crisi, il resto però devono farlo i piloti.
Marquez, si fa fatica a crederci: i numeri parlano chiaro, purtroppo
Ma Marc Marquez ha voglia di risollevarsi e tirare su anche il morale della Honda? Molti in realtà pensano che il madrileno abbia già la testa al 2025, quando finalmente sarà libero di cambiare squadra e moto. Intanto però sono i numeri a condannarlo, dimostrando che questa è un’altra stagione da buttare.
Tra le gare che ha saltato dopo l’infortunio di Portimao (Termas de Río Hondo e Jerez) e quelle in cui ha recitato la comparsa, è un disastro. In più la caduta nel Warm-Up del Sachsenring non gli ha permesso di correre il Gran Premio della domenica e ha saltato anche la gara lunga ad Assen.
Ed è proprio questo il dato più clamoroso che balza agli occhi nella stagione di Marquez. In tutto, infatti, finora ha totalizzato 15 punti nella classifica del Mondiale, ma sono tutti derivati dalle gare Sprint. Nei Gran Premi domenicali, invece, quelli che sono sempre stati il suo terreno di caccia, Marc è fermo a quota zero.
Nemmeno nella sua stagione del debutto con la 125, nel 2008, dopo otto gare del Mondiale aveva così pochi punti, a parte, ovviamente, il 2020 quando è stato assente tutto l’anno. In più sta ottenendo un record poco edificante: con 14 cadute fino ad oggi è il pilota della MotoGP che è stato più a terra, seguito dal compagno di team Joan Mir che è a 12. Un altro segnale della crisi di entrambi.