Sinner, per il tennista azzurro è arrivato un verdetto importante. E, stavolta, non riguarda quanto avvenuto in campo
Occhi puntati su Wimbledon. Dopo la finale sorprendente di Berrettini di due stagioni fa, la grande speranza del tennis italiano in queste edizioni si chiama Jannik Sinner. L’altoatesino, ormai stabilmente in top 10, a Londra lo scorso anno ha già conquistato uno storico quarto di finale, eliminando nel turno precedente in un match epico il fenomeno Alcaraz.
Anche per questo motivo è tra i giocatori più attesi di quest’edizione, almeno dai tifosi italiani, anche se l’azzurro arriva ai Championship in condizioni non certo ottimali, almeno sulla carta.
D’altronde, di motivi per far calare la fiducia nei suoi confronti, Sinner ne ha dati parecchi agli appassionati negli ultimi tempi. Protagonista di un’ottima prima parte di stagione, a partire dagli Internazionali di Roma il campioncino italiano ha inanellato una serie di risultati deludenti e clamorose eliminazioni che non fanno certo ben sperare in vista dello Slam sul verde.
Vero che ogni partita fa storia a sé e ogni torneo è qualcosa di unico, ma è altrettanto vero che Sinner non arriva a questo Wimbledon con una bella striscia di vittorie alle spalle. Anzi, ultimamente ha iniziato a perdere anche contro giocatori di livello ampiamente inferiore al suo, e a questo non ci aveva abituati.
Niente da fare per Sinner: il paragone è improponibile
Negli scorsi giorni ha fatto molto il manifesto promozione dei Championship pubblicato dall’account ufficiale di Wimbledon. In questo disegno venivano rappresentati alcuni tra i più grandi campioni e rivali della storia del torneo
Tra questi erano presenti anche Sinner e Alcaraz, in una sorta di auspicio per i due tennisti in grado, chissà, di scrivere pagine di storia ai. Poteva sembrare una vignetta innocua, ma ha scatenato un ampio dibattito. Innanzitutto per l’ingiustificata assenza di Andy Murray poi per l’inevitabile paragone tra lo stesso Sinner e Alcaraz.
Su quest’ultimo aspetto si è soffermato Paolo Bertolucci. Il noto ex tennista nonché commentatore per Sky Sport, intervistato da Fanpage.it alla vigilia di Wimbledon, ha voluto sottolineare senza mezzi termini la differenza che in questo momento esiste tra il nostro numero uno e il giovanissimo numero uno al mondo: “Carlos è un fenomeno, è come Maradona. La differenza è abissale“.
Una sentenza durissima, quella dell’ex numero 12 al mondo, ma motivata dai fatti. Perché Sinner, sottolinea Bertolucci, è già un grande giocatore, un ottimo top 10, e con l’esperienza è destinato a salire ancora. Ma non ha vinto ancora nessun torneo importante, mentre Alcaraz ha già messo in bacheca due Masters 1000 e uno Slam, gli US Open. La differenza tra i due, aritmeticamente, è ad oggi di 4000 punti. E sono a tutti gli effetti un abisso incolmabile.
Questo non vuol dire che qualche volta Sinner non potrà riuscire a battere lo spagnolo, come accaduto appunto lo scorso anno a Wimbledon. Per ora, però, è meglio evitare un confronto che non può vederlo vittorioso, a livello di colpi e anche di palmares. In attesa di poter essere, ovviamente, smentiti da un exploit dell’altoatesino. Quello che tutti ci auguriamo.