Ferrari, è definitivamente tramontata un’ipotesi che avrebbe potuto portare una grande novità nel team.
Il Cavallino Rampante sta cercando di recuperare il ruolo di anti Red Bull, come avvenuto nel 2022. In Austria Leclerc e Sainz hanno ben figurato con il secondo posto del monegasco e il quarto dell’iberico, poi retrocesso per violazione dei track limits.
La Ferrari sta vivendo una delle stagioni più complicate degli ultimi anni. Dopo la resurrezione del 2022 questo passo indietro non era nelle previsioni. Il progetto della SF-23 finora non ha sortito gli effetti sperati, considerando come la F1-75 fosse invece praticamente al livello della Red Bull, almeno all’inizio della passata stagione.
Sainz e Leclerc si auguravano di poter battagliare quasi ad armi pari con Perez e Verstappen e invece si ritrovano invischiati nella lotta con Aston Martin e Mercedes. Il nuovo team principal Frederic Vasseur ha incontrato più problemi del previsto nel modificare il Reparto Corse. Per questo motivo, Vasseur ha provato a sondare il mercato alla ricerca di figure in grado di migliorare il comparto ingegneristico ma, finora, il suo proposito non si è concretizzato.
Ferrari, il rifiuto ha fatto svanire un’ipotesi suggestiva
Eppure, come già anticipato nei mesi scorsi da diversi organi di stampa, Vasseur non doveva essere l’unica novità per il Cavallino Rampante in questa stagione. Prima di lui John Elkann e Benedetto Vigna avevano pensato anche ad altre new entry.
Uno dei profili che ha avuto contatti con la Ferrari è stato Gerhard Berger, uno che di Ferrari se ne intende. L’ex pilota austriaco ha guidato la Ferrari per diverse stagioni, prima tra l’87 e l’89 e poi tra il ’93 e il ’95. In totale, ha collezionato cinque vittorie e due terzi posti nella classifica iridata.
Come riportato dal quotidiano austriaco Osterreich, Berger ha ammesso che con la Ferrari “in effetti ci sono state delle trattative”. La Ferrari lo avrebbe contattato per un ruolo nel team, ipotesi che l’ex pilota ha rifiutato in quanto non “vuole avere più pressione e stress nella sua vita”, per incarichi legati al mondo del motorsport.
Berger, nel 2006, è diventato proprietario del 50% della Toro Rosso (primo team per piloti del calibro di Vettel e Verstappen) e successivamente ha diretto il campionato DTM. Adesso vuole potersi occupare solo della propria azienda di famiglia e godersi i figli. A 63 anni è una scelta più che legittima.