Nel tennis potrebbe arrivare un grosso cambiamento, ma non tutti ne sono favorevoli. L’attacco di John McEnroe
Negli ultimi anni numerosi sport hanno subito diversi cambiamenti e ormai la direzione è tracciata. In Formula 1, ad esempio, si corre molto di più in America e in Oriente rispetto al passato, mentre nel calcio numerosi giocatori si sono trasferiti in Arabia Saudita per giocare nel campionato locale.
Quest’ultima nazione ha potenzialità economiche quasi illimitate e adesso sta cercando di farsi strada sempre di più nel mondo dello sport. Nel golf, ad esempio, presto dovrebbe nascere un nuovo circuito professionistico, frutto dell’accordo tra PGA Tour, DP World Tour e LIV Golf (di proprietà dello stesso fondo PIF che possiede ben quattro club calcistici del campionato arabo e il Newcastle) che si sono unite in un’unica entità.
Tuttavia, l’ascesa di capitali arabi non è stata ben accolta da tutti. Tra loro c’è anche John McEnroe, intervenuto in merito, in quanto la possibilità che quanto accaduto nel golf possa ripetersi anche nel tennis è concreta.
“Personalmente non lo incoraggerei” ha tuonato il leggendario campione americano in un’intervista a Front Office Sport. McEnroe, infatti, ritiene che “non sia qualcosa che dovremmo perseguire“. Inoltre, ciò che è successo nel golf, per lui, è “una debacle” e, pertanto, ritiene che sia “comico che venga tirato fuori l’argomento in questo momento” ha aggiunto.
Secondo il sette volte campione Slam, tutto si sarebbe ridotto ad una questione di soldi. “Alla fine vieni comprato – ha detto –. È come se qualcuno offrisse troppo e non puoi rifiutare. Ma perché si deve arrivare a questo punto?“.
L’interrogativo quindi è d’obbligo per McEnroe che, ancora una volta, non ci è andato troppo per il sottile nell’esprimersi su una questione spinosa. Della stessa opinione anche l’ex campionessa Chris Evert, intervenuta nella stessa occasione del collega. “Non credo dovremo andare lì – afferma –. Non ce n’è bisogno. Per loro sarebbe un modo di ripulire la loro immagine con lo sport“.
Con queste parole, Evert ha portato alla luce anche la questione dello sportwashing, una pratica che quindi vedrebbe i sauditi impegnarsi sempre più nello sport per far passare in secondo piano tutte le violazioni dei diritti umani che ci sono state nel loro Paese.
Di questa situazione se ne parla da tempo e, in passato, anche i campioni della Formula 1 Lewis Hamilton e Sebastian Vettel si erano esposti sulla vicenda sostenendo le cause delle donne e della comunità LGBTQ+ in occasione del GP di F1 a Geddah, in Arabia Saudita.
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