Dopo circa due anni di assenza, il campione capace di battere Federer e Nadal è pronto a tornare in campo: parte il conto alla rovescia.
Qualcuno ci aveva sperato, ma Wimbledon non sarà il torneo giusto per dare il bentornato nel circuito a uno dei grandi protagonisti dello scorso decennio. L’attesa però sta per terminare: c’è finalmente la data da segnare con un circoletto rosso sul calendario. Dopo poco meno di due anni, il campione è pronto a scendere nuovamente in campo, per la gioia di tutti i suoi tifosi, che negli ultimi tempi avevano quasi perso le speranze.
In un periodo di grandi forfait, di ritiri per infortunio o addirittura di campioni che scelgono di porre fine alla loro carriera, da Kontaveit a Feliciano Lopez, passando per le situazioni sempre al limite di Rafa Nadal, che dovrebbe rientrare nel 2024, e di Juan Martin Del Potro, il cui possibile rientro dipende esclusivamente dalle condizioni delle sue ginocchia, il ritorno in campo di un campione è una notizia da accogliere con gioia.
Anche perché il giocatore in questione non è un tennista qualunque. Si tratta di uno dei pochi che, all’apice della sua carriera, è riuscito a battere giocatori del calibro di Roger Federer (tre volte, l’ultima alle Finals del 2018) e Rafa Nadal (due volte, compresa la finale per il bronzo alle Olimpiadi del 2016), senza dimenticare i due successi ottenuti in carriera anche contro gli altri Fab Four, Nole Djokovic e Andy Murray.
Il mondo del tennis esulta: il campione può rientrare nel circuito ATP
Dodici titoli vinti in carriera nel circuito maggiore (sei ATP 500 e sei ATP 250), finalista agli US Open, due volte semifinalista alle Finals di fine anno, ex numero 4 del mondo. Il campione in questione è un tennista che per diverse stagioni si è posizionato immediatamente dietro ai Fab Four, in un’epoca storica in cui i quattro in questione lasciavano solo le briciole a tutti i loro rivali. Anche per questo motivo è rimasto a lungo nel cuore dei suoi tifosi, che non vedono l’ora di poterlo riabbracciare.
Rientrato in attività nelle scorse settimane, Kei Nishikori ha mostrato segni di miglioramento costanti e, dopo aver vinto il Challenger di Palmas del Mar, peraltro giocando molto bene e lasciando un solo set per strada, ha deciso di tentare nuovamente il rientro anche nel circuito maggiore.
Lo ha confermato in conferenza stampa il 27 giugno. A distanza di quasi due anni dall’ottobre 2021, data della sua ultima apparizione, al 1000 di Indian Wells, dove venne sconfitto al secondo turno da Daniel Evans, Kei ha deciso di riprovarci e di rimettersi in gioco contro i più forti tennisti al mondo.
Il torneo scelto per il rientro è l’ATP 250 di Atlanta. Sarà il cemento della Georgia, superficie a lui cara, a ridargli il benvenuto nel mondo dell’ATP. Un torneo prestigioso che lo vedrà in tabellone con nomi importanti come Alex De Minaur, campione in carica, Taylor Fritz, attuale numero uno USA, John Isner, sei volte vincitore dell’evento, e anche Ben Shelton, la nuova speranza del tennis a stelle e strisce.
Dire che l’attenzione sarà tutta per il tennista nipponico è forse esagerato, ma di certo l’interesse per il torneo americano di fine luglio sarà in parte motivato proprio dal suo rientro. La curiosità per scoprire quale sia il suo livello al momento è infatti moltissima. E la speranza dei suoi fan è che questi quasi due anni di stop non gli abbiano fatto perdere quella rapidità e quell’energia che ne avevano fatto uno degli idoli del circuito.
